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Rheinmetall

È corsa alle munizioni in Germania con Rheinmetall

Il produttore tedesco di carri armati e munizioni investirà 300 milioni di euro in una nuova fabbrica di proiettili di artiglieria. Un progetto inaugurato a metà febbraio dal cancelliere Olaf Scholz. Non solo, il colosso teutonico aprirà anche una fabbrica di munizioni in Ucraina nell'ambito di una jv con un partner ucraino

 

Rheinmetall lancia la corsa alle munizioni in Germania (e non solo).

Il produttore tedesco di carri armati e munizioni investirà 300 milioni di euro in una nuova fabbrica di proiettili di artiglieria. Un progetto inaugurato a metà febbraio dal cancelliere Olaf Scholz (nella foto).

Lo scorso 12 febbraio, accompagnato dal ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, Scholz ha partecipato infatti alla cerimonia di inaugurazione della nuova fabbrica di armi del gruppo Rheinmetall. Il sito produrrà a partire dal 2025 munizioni di artiglieria da 155 millimetri, munizioni standard della Nato, utilizzate in molti cannoni e obici, puntando gradualmente a una capacità di 200.000 proiettili all’anno.

Ma non finisce qui. Lo scorso sabato, il giorno dopo la firma di un accordo bilaterale sulla sicurezza tra Germania e Ucraina, il colosso della difesa tedesco guidato da Armin Papperger ha annunciato un accordo con una società ucraina per creare una joint venture per costruire munizioni e artiglieria in Ucraina. Obiettivo: produrre ogni anno un “numero a sei cifre” di proiettili calibro 155 mm, compresi i relativi propellenti. Per ragioni di sicurezza la società non ha reso noto né il nome del partner ucraino, né l’ubicazione del futuro stabilimento, né la data di inizio della produzione.

Tutti i dettagli.

INAUGURAZIONE DI UNA NUOVA FABBRICA TEDESCA DI RHEINMETALL

Rheinmetall sta avviando un nuovo stabilimento per la produzione di munizioni a Unterlüß, nei pressi di  Lüneburg, in Bassa Sassonia (nord della Germania) per rafforzare la preparazione delle forze militari tedesche e alleate.

In totale, Rheinmetall vuole produrre, in tutti i suoi siti in Europa, fino a 700.000 proiettili di artiglieria all’anno nel 2025, rispetto ai 400-500.000 di quest’anno. Prima dell’invasione russa dell’Ucraina, ne produceva solo 70.000. Ma con migliaia di colpi sparati ogni giorno, le truppe ucraine hanno un bisogno molto elevato e urgente di cercare di respingere l’invasione russa. E gli eserciti dei paesi europei hanno le loro lacune da colmare. Dopo anni di investimenti insufficienti, le scorte dell’esercito tedesco sono vuote e il suo fabbisogno di munizioni è stimato da Rheinmetall a circa 40 miliardi di euro, ricorda la Tribune.

L’APERTURA DI UNA FABBRICA UCRAINA

Oltre alla nuova fabbrica tedesca, la società di difesa prevede di aprire una fabbrica di munizioni in Ucraina come parte di una joint venture con un partner ucraino.

Il gruppo tedesco degli armamenti ha firmato un accordo con un partner ucraino per la costruzione di un nuovo impianto di munizioni d’artiglieria in Ucraina. Il memorandum of understanding per la costituzione di una joint-venture tra le due aziende, che vedrà Rheinmetall al 51%, è stato siglato nel corso della Conferenza sulla sicurezza di Monaco alla presenza del ministro ucraina per le Industrie strategice Alexander Kamyshin. L’impianto produrrà munizioni calibro 155 millimetri con volumi annui “a sei cifre”, si legge nella nota. Per Rheinmetall si tratta della seconda joint venture in Ucraina, dopo quella siglata lo scorso ottobre con la società pubblica ucraina UDI, ex Ukroboronprom, dedicata alla riparazione di veicoli militari, primo passo prima di fabbricarli direttamente in loco.

L’ACCORDO BILATERALE TRA GERMANIA E UCRAINA

Infine, proprio il 16 febbraio il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha firmato un accordo bilaterale sulla sicurezza con la Germania, assicurando un forte segnale di sostegno a lungo termine mentre Kiev lavora per sollecitare il sostegno occidentale quasi due anni dopo l’aggressione russa.

Zelenskyj ha incontrato a Berlino il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il quale ha affermato che Berlino sta fornendo un altro pacchetto di aiuti militari da 1,1 miliardi di euro (1,2 miliardi di dollari), inclusi 36 obici, 120.000 colpi di artiglieria e altri due sistemi di difesa aerea.

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