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Democrazia Stati Uniti

Che cosa studia il legislatore negli Usa su aziende tech, 5G e veicoli autonomi

Progetti e tendenze normative negli Stati Uniti sulle nuove tecnologie come 5G e veicoli autonomi

Leggi bipartisan per proteggere i bambini online, promozione e garanzia sulle nuove tecnologie come 5G e veicoli autonomi, limitazioni al potere dei giganti della tecnologia.

Sono questi alcuni dei temi che dovrebbero entrare nel vivo negli Stati Uniti nel corso del 2020, nonostante le elezioni presidenziali e le procedure di impeachment che preoccupano Washington.

La legislazione in materia di tecnologia continuerà infatti a guadagnare terreno, riferisce Margaret Harding McGill di Axios. Ma misure più stringenti su questioni come la privacy e l’antitrust potrebbero aiutare i parlamentari a dimostrare di poter lavorare insieme, malgrado le divisioni politiche. È probabile, dunque, che l’anno prossimo i parlamentari di entrambi gli schieramenti si uniscano intorno a queste priorità, dicono ad Axios assistenti di Capitol Hill e fonti di settore.

MANTENERE I BAMBINI AL SICURO

Secondo Axios, “una normativa in grado di aumentare la pressione sulle piattaforme web ad agire di più e meglio per sorvegliare” i bambini online “contro pornografia e azioni predatorie” “potrebbe ottenere il supporto bipartisan Usa. Il presidente del Senato Lindsey Graham – si legge su Axios – ha scritto un progetto di legge per istituire una commissione multi-agenzia per stabilire linee guida per la lotta allo sfruttamento minorile, come riportato da The Information. Le aziende tecnologiche dovrebbero aderire alle linee guida per mantenere le protezioni previste dal Communications Decency Act”.

In particolare, “i parlamentari di entrambi gli schieramenti hanno accennato a modifiche più ampie alla Sezione 230” del Communications Decency Act, “che protegge le aziende tecnologiche dalle azioni legali sui contenuti generati dagli utenti. Ma è improbabile che qualsiasi cosa che vada al di là di una stretta che non sia distante da aspetti politici come lo sfruttamento minorile possa attirare un serio sostegno”, ha scritto Harding McGill di Axios.

NORME ANTITRUST PIU’ FOCALIZZATE SU DATI E AZIENDE TECH

Diverso il discorso per quanto riguarda l’Antitrust: “I politici di entrambe le parti hanno parlato di aggiornare le leggi antitrust per affrontare i modelli di business basati sui dati e sulla pubblicità delle aziende tecnologiche, che non si adattano perfettamente alle teorie della concorrenza esistenti che si concentrano principalmente sui prezzi al consumo. Questo tipo di revisione non avverrà nel giro di pochi mesi, ma sono possibili piccoli cambiamenti”, ammette Harding McGill di Axios.

In particolare, “il rappresentante David Cicilline, che presiede il panel Antitrust della commissione Giustizia della Camera Usa, ha presentato una normativa bipartisan volta a dare ai giornali più potere nei negoziati con Facebook e Google. Il suo Journalism Competition & Preservation Act ha ottenuto una forte spinta all’inizio di questo mese quando il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, ha firmato la legge come co-sponsor della versione al Senato. Cicilline sta inoltre conducendo un’indagine sul potere di mercato delle principali società tecnologiche, che dovrebbe concludersi entro la prima metà dell’anno. A suo parere – si legge su Axios – l’inchiesta dovrebbe portare a fornire una serie di raccomandazioni sulle modifiche alla legislazione e alla regolamentazione antitrust, che potrebbe portare a una normativa bipartisan”.

VEICOLI AUTONOMI

Sui veicoli autonomi la Camera Usa ha invece approvato una legislazione nel 2017 che non ha ottenuto lo stesso successo al Senato, ma quest’anno è in corso uno sforzo bicamerale e bipartisan guidato dalle commissioni Energia e Commercio di Camera e Senato. In questo senso, “le commissioni stanno sollecitando un feedback sulla bozza in discussione che include la proposta di chiarire i ruoli federali e statali sulla regolamentazione dei veicoli autonomi e spingere l’Amministrazione nazionale per la sicurezza del traffico autostradale a iniziare a sviluppare regole sulla sicurezza”, ha evidenziato Harding McGill di Axios.

SUL 5G SI PROCEDE PIU’ SPEDITI

Di tutt’altro tenore la questione sulla sicurezza del 5G: “La Camera ha già approvato una serie di progetti di legge relativi all’avanzamento delle reti di sicurezza 5G, con alcune previsioni che saranno prese in carico dal Senato. A dicembre il Congresso ha approvato una legge sulle reti di comunicazioni sicure e affidabili, che impone alla FCC di istituire un fondo per rimborsare le società di telecomunicazioni che devono strappare e sostituire le apparecchiature da fornitori ritenuti inaffidabili, come la cinese Huawei – si legge su Axios -. Il senatore repubblicano Mike Lee ha bloccato il via libera al Senato di un disegno di legge sollevando preoccupazioni sui finanziamenti. Ma lo sforzo bipartisan ha il sostegno del presidente del Comitato del Commercio del Senato Roger Wicker.

L’Aula del Congresso ha comunque approvato quest’anno il ‘Secure 5G’ e il ‘Beyond Act’, che richiedono all’amministrazione Usa di creare una strategia nazionale per proteggere dalle minacce riguardanti il 5G. Su cui è presente una proposta di accompagnamento al Senato”.

IL NODO DELLA PRIVACY

Tuttavia, ammette Harding McGill di Axios, “un’incertezza incombe ancora sulle priorità della politica tecnologica del Parlamento: fornire una vasta legislazione sulla privacy online. Il Congresso ha chiuso i lavori nel 2019 con una serie di bozze repubblicane e democratiche al Senato e una bozza bipartisan alla Camera. Quest’ultima non è riuscito a risolvere i due maggiori punti critici che bloccano una nuova legislazione sulla privacy: i repubblicani vogliono scavalcare le leggi statali esistenti , mentre i democratici vogliono dare alle persone il diritto di fare causa alle società per violazione della privacy stessa”.

“Gli stakeholder del settore sono fiduciosi che la pressione aumenti per superare queste impasse e emanare una legge federale man mano che più Stati inizieranno a far rispettare la propria legge sulla privacy. Schakowsky ha detto ad Axios di ritenere possa esserci spazio per un compromesso in entrambe le aree, con una legislazione che, ad esempio, crei ‘spazi in cui gli stati possano effettivamente agire’ invece di anticiparli apertamente”.

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