Non solo Starlink, la Cina sta accelerando per fornire servizi Internet dallo spazio con un satellite in orbita alta.
Il 29 febbraio Pechino ha inviato nello spazio un satellite per servizi internet in orbita alta dal Centro di lancio satellitare di Xichang, nella provincia sud-occidentale cinese del Sichuan. Il satellite è stato lanciato alle 21:03 (ora di Pechino) a bordo di un razzo vettore Long March-3B ed è entrato con successo nell’orbita prevista.
La China Aerospace Science and Technology Corp. (Casc) ha annunciato il successo del lancio dopo un’ora dal decollo. La dichiarazione del Casc ha rivelato che il carico utile precedentemente non divulgato è il satellite internet-01 (Weixing Hulianwan Gaogui-01, sviluppato dal produttore di veicoli spaziali China Academy of Space Technology (Cast), in orbita alta. Come spiega Spacenews, in cinese, l’orbita alta si riferisce alle orbite sopra l’orbita terrestre bassa, piuttosto che specificamente all’orbita terrestre alta (HEO).
Era novembre quando Xinhua ha riferito che il primo satellite Internet in orbita alta era stato completato e sarebbe stato utilizzato per fornire copertura all’intera Cina e alle aree chiave lungo l’iniziativa “Belt and Road”.
Tutti i dettagli.
I SATELLITI PER COMUNICAZIONI CINESI
La Cina gestisce già una serie di satelliti per comunicazioni geostazionarie ChinaSat (Zhongxing), con Casc direttamente coinvolta nella joint venture, ricorda ancora Spacenews. ChinaSat-26, il primo satellite cinese che fornisce più di 100 gigabit al secondo (Gbps), è stato lanciato nel febbraio dello scorso anno.
“In futuro, China Satcom promuoverà la costruzione di satelliti con una maggiore capacità di singolo satellite. Si prevede che entro la fine del “14° piano quinquennale”, la capacità totale dei satelliti di comunicazione ad alto rendimento supererà i 500 Gbps”, aveva riportato sempre Xinhua, riferendosi al periodo 2021-2025.
I PROGRAMMI DELLA CINA PER UNO “STARLINK” NAZIONALE
In realtà, la Cina ha anche piani per due costellazioni Internet satellitari in orbita terrestre bassa. Si tratta del programma nazionale Guowang e delle costellazioni G60 Starlink sostenute da Shanghai.
Proprio “Il colosso aerospaziale cinese Casc discute dell’imminente lancio di una rete Internet satellitare globale cinese almeno dal 2018 e, all’inizio del 2020, il governo della Rpc ha incorporato Internet via satellite nei suoi piani per lo sviluppo di “nuove infrastrutture” ricordava di recente Defense One.
LA CINA A LAVORO SULLA PROPRIA COSTELLAZIONE
Gli sforzi della Cina per far decollare Guowang sono sul tavolo ormai da alcuni anni. Come sottolinea SpaceNews, la Cina ha presentato la richiesta per lanciare 13.000 satelliti all’Unione internazionale delle telecomunicazioni a Ginevra nel 2020. Nel 2021, Pechino ha istituito il China Satellite Network Group, citando Internet satellitare come una parte cruciale dell’infrastruttura cinese. Proprio nel febbraio dello scorso anno, China Satellite Network Group ha firmato un accordo con Shanghai, anche se i dettagli delle specifiche dell’accordo non sono chiari.
Non esiste una data fissa per il lancio o il completamento della costellazione cinese, ma l’obiettivo di Pechino è che la rete GW venga implementata prima che la costellazione di Starlink sia completata. Un rapido dispiegamento della costellazione cinese potrebbe impedire a SpaceX di “impadronirsi” dell’orbita terrestre, evidenziava un anno fa SCMP.
Questi progetti richiederanno un aumento della velocità di lancio e della capacità di lancio e potrebbero fornire contratti per i fornitori di servizi di lancio commerciale della Cina.
I PROGRAMMI SPAZIALI DI PECHINO
Nel frattempo il programma spaziale del Dragone sta ottenendo successo con missioni sempre più complesse come la costruzione della sua stazione spaziale, le missioni su Marte e i viaggi sulla Luna.
Questa settimana Casc ha rivelato che la Cina mirerà a effettuare circa 100 lanci nel 2024. Le missioni principali includono due missioni con equipaggio e due missioni cargo sulla stazione spaziale Tiangong. La prima metà dell’anno vedrà il lancio del satellite lunare Queqiao-2. Quella navicella spaziale supporterà Chang’e-6, la prima missione di ritorno di campioni sul lato lontano della Luna.
Quel che è certo è che al momento la Cina non può eguagliare il programma di lancio di SpaceX. Tuttavia, il connubio tra governo e leadership imprenditoriale ha chiaramente deciso di dare una spinta concertata per cambiare la situazione, sottolinea Defense One.