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Nasa Ufo

Cosa è emerso dallo studio della Nasa sugli Ufo

La Nasa ha annunciato che prenderà nuove misure per aiutare a comprendere i fenomeni anomali non identificati (Uap) e ha nominato un nuovo direttore per la ricerca su quelli che comunemente chiamiamo Ufo

Il team della Nasa non ha trovato prove concrete che gli Ufo provengano da forme di vita aliena intelligente.

È quanto emerge dal rapporto diffuso ieri dal comitato indipendente di esperti e scienziati della Nasa che nel 2022 hanno deciso di creare una road map affinché la Nasa possa iniziare ad aiutare la ricerca sui “fenomeni aerei non identificati” (Unidentified Aerial Phenomena, Uap). Ovvero quelli comunemente noti come Ufo, eventi del cielo che non sono riconducibili a velivoli o fenomeni naturali noti.

Nella stessa settimana in cui un giornalista e ricercatore messicano specializzato nello studio di possibili vite extraterrestri ha stupito i membri della Camera dei deputati del suo Paese durante una seduta dedicata al fenomeno degli Ufo presentando i corpi di due presunti esseri ‘non umani’, la Nasa ha ripetutamente sottolineato che lo studio non ha tratto conclusioni sugli Uap stessi.

“È importante chiarire, sulla base delle nostre attuali scoperte e metodologie, che non troviamo prove che suggeriscano che gli Uap siano di origine extraterrestre”, ha affermato David Spergel, un astrofisico della Simons Foundation che ha presieduto lo studio.

Allo stesso tempo, sempre ieri l’Agenzia spaziale statunitense ha annunciato di aver nominato un nuovo direttore che si occuperà di coordinare la ricerca sugli oggetti volanti non identificati (Ufo).

Tuttavia, la Nasa ha rifiutato di rivelare quanti soldi prevede di spendere per le attività di ricerca sugli Uap, sottolinea Spacenews.

Tutti i dettagli.

LE RACCOMANDAZIONI DELLO STUDIO DELLA NASA PER GLI UFO

“Questa è la prima volta che la Nasa intraprende azioni concrete per esaminare seriamente gli Uap”, ha dichiarato il direttore della Nasa Bill Nelson durante la conferenza stampa del 14 settembre. “Iniziamo senza preconcetti, ma comprendendo che siamo in un mondo di scoperte”.

Dunque l primo rapporto del gruppo di studio sui fenomeni anomali non identificati (Uap) non ha trovato prove della presenza di alieni ma suggerisce che la Nasa potrebbe aiutare gli sforzi del governo per comprenderli.

“Raccomandiamo che la Nasa svolga un ruolo di primo piano nello sforzo dell’intero governo per comprendere gli Uap, sfruttando la sua vasta esperienza per contribuire a un approccio globale, basato sull’evidenza e radicato nel metodo scientifico”, indica il rapporto.

A differenza della maggior parte dei dati sugli Uap che rientrano nell’ambito di competenza del Dipartimento della Difesa, la Nasa si concentra nel rendere i suoi dati non classificati e pubblici, mostrando al pubblico come viene fatta una scienza come questa, spiega Axios.

LE RACCOMANDAZIONI

“Raccomandiamo specificamente alla Nasa di utilizzare le sue risorse di osservazione della Terra esistenti e pianificate per sondare le condizioni ambientali locali associate agli Uap che vengono inizialmente rilevate con altri mezzi” conclude il rapporto del comitato di esperti dell’Agenzia spaziale americana.

NOMINATO UN NUOVO DIRETTORE CHE SI OCCUPERÀ DELLA RICERCA SUGLI UFO

Dopodiché la Nasa ha nominato un direttore della ricerca Uap.

“Si occuperà di sviluppare e coordinare la ricerca della Nasa sugli Ufo, in collaborazione con le altre agenzie competenti”, ha spiegato Nelson, aggiungendo che la struttura utilizzerà anche l’intelligenza artificiale e il machine learning per “monitorare i nostri cieli alla ricerca di anomalie”.

Inizialmente, la Nasa ha rifiutato di rifiutato di rivelare l’identità del direttore, citando potenziali minacce, ma più tardi ha annunciato che Mark McInerney era il nuovo direttore della ricerca per l’Uap, supervisionando il lavoro dell’agenzia spaziale sull’argomento e fungendo da comunicatore tra le agenzie federali sugli Ufo.

McInerney ha ricoperto vari ruoli presso la Nasa, la National Oceanic and Atmospheric Administration e il National Hurricane Center dal 1996, e ha lavorato come collegamento della Nasa con il Dipartimento della Difesa sulle questioni Upa. Dal 2007 infatti il Pentagono ha un programma di ricerca dedicato a inizio settembre ha lanciato un sito che raccoglie segnalazioni, prove e, dove disponibili, anche spiegazioni su questi eventi. A luglio, dopo un’audizione dedicata al Congresso, alcuni parlamentari hanno sollecitato maggiore trasparenza da parte del governo sulle segnalazioni di questi fenomeni sia per ragioni di sicurezza sia nel caso in cui possano ampliare gli orizzonti della ricerca scientifica.

Infine “La Nasa svolgerà questo lavoro in modo trasparente a beneficio dell’umanità” ha concluso il numero uno dell’agenzia spaziale statunitense.

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