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Tim Cnr

Cosa c’è nell’accordo siglato tra Tim e Cnr sulle Smart City

La cooperazione tra Tim e Cnr avrà tra gli obiettivi l’individuazione e lo sviluppo di programmi di ricerca, formazione, trasferimento tecnologico e altre iniziative comuni nel settore della Urban Intelligence

 

Con il 5G e l’internet delle cose, che prevedono un dialogo serrato tra milioni di device e terminali smart, cambieranno le nostre città e il loro funzionamento. Avremo semafori che dialogano tra loro e coi tutori, cartelli segnaletici intelligenti, pali della luce che si attivano solo al passaggio effettivo dei pedoni per risparmiare energia, cassonetti dei rifiuti che avvertono la centrale di smistamento quando sono pieni ottimizzando la raccolta… ci sarà insomma un gran traffico, non in strada ma nell’etere. In vista di questa rivoluzione urbana, Tim e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) hanno siglato un accordo di collaborazione per lo sviluppo di attività di ricerca scientifica e di progetti congiunti nell’ambito Urban Intelligence e Smart City.

COSA PREVEDE L’ACCORDO TRA TIM E CNR

L’accordo quadro, di durata quadriennale e rinnovabile, è stato firmato da Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, e da Elio Schiavo, Chief Enterprise & Innovative Solutions Officer di Tim. “La crescente urbanizzazione e la concentrazione della popolazione nelle città, in combinazione con la diminuzione delle risorse disponibili e con gli effetti dei cambiamenti climatici, richiedono politiche di gestione intelligenti dell’eco‐sistema urbano”,, ha dichiarato la numero 1 del Consiglio nazionale delle ricerche.

IL PROGETTO URBAN INTELLIGENCE

La cooperazione avrà tra gli obiettivi l’individuazione e lo sviluppo di programmi di ricerca, formazione, trasferimento tecnologico e altre iniziative comuni nel settore della Urban Intelligence e Smart City.

Tramite il progetto Urban Intelligence del Cnr si vuole fornire alle governance urbane gli strumenti digitali per affrontare le sfide a cui queste sono chiamate, anche per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Agenda ONU 2030: politiche urbane per l’accesso a infrastrutture e servizi sociali, alloggio, istruzione, assistenza sanitaria, attività ricreative, mobilità e un ambiente sicuro.

“La collaborazione con TIM – ha sottolineato l’ex ministra – e la possibilità di utilizzare i dati raccolti nella piattaforma TIM Urban Genius consentirà al Cnr di sviluppare simulatori che possono migliorare la gestione in termini di efficienza e resilienza dei tessuti urbani”.

LO SCOUTING TRA LE STARTUP

L’accordo fa seguito alla collaborazione già sperimentata in occasione della recente ‘TIM Smart City Challenge’, iniziativa di scouting per favorire la crescita dell’ecosistema Smart City italiano che ha coinvolto oltre 170 startup, scaleup e aziende innovative che hanno presentato soluzioni per rendere le città sempre più intelligenti, sicure e sostenibili, attraverso applicazioni integrabili nella piattaforma di intelligenza urbana TIM Urban Genius.

“Questo accordo è per noi importante perché le Smart City sono al centro della nostra strategia”, ha sottolineato Elio Schiavo, Chief Enterprise & Innovative Solutions Officer di Tim: “Alle amministrazioni locali offriamo le nostre tecnologie e competenze per consentire loro di progettare le città del futuro e raggiungere importanti obiettivi di sviluppo economico, controllo dei costi e processi sul territorio più efficienti. Tutto questo – ha aggiunto – grazie a infrastrutture e piattaforme digitali all’avanguardia e per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese”.

IL GEMELLO DIGITALE DELLE CITTA’

I programmi e le iniziative messe in campo riguarderanno principalmente il rafforzamento del Laboratorio Virtuale Urban Intelligence del Cnr attraverso nuove sinergie di ricerca con soggetti privati e la collaborazione scientifica sul tema anche tramite attività congiunte. Un ambito di cooperazione sarà quello relativo al ‘Gemello Digitale delle Città’, il progetto che utilizza sistemi digitali integrati, sensoristica diffusa e tecniche di predictive analytics per replicare virtualmente la città e i suoi sistemi, con l’obiettivo di individuare un nuovo modello di pianificazione e gestione urbana.

Leggi anche: Cos’è Tim Growth Platform e a chi si rivolge

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