Sui test sierologici c’è competizione tra aziende. In particolare, almeno in Italia, fra Abbott, Diasorin (scelta dalla Lombardia), TechnoGenetics (che lavora in altre regioni) e non solo. Infatti, mentre le ultime due società guerreggiano in Lombardia (dove la Regione al momento si è affidata a Diasorin), a livello nazionale il governo ha scelto Abbott. Ecco tutti i dettagli.
IL RUOLO DI ABBOTT
È la Abbott Diagnostics, leader nel campo dei test per le malattie infettive, incluso lo sviluppo del primo test per l’Hiv, ad aggiudicarsi la gara per i test sierologici in Italia che partiranno il prossimo 4 maggio a livello nazionale, su un primo campione di 150mila persone.
IL NUOVO TEST
Le analisi sul sangue serviranno a gestire il post blockdown con l’indagine campione sulla diffusione del coronavirus. Il nuovo test anticorpale per il Covid-19 di Abbott IgG SARS-CoV-2, riferisce il colosso con sede in Usa, identifica l’anticorpo IgG, una proteina prodotta dall’organismo nelle fasi avanzate dell’infezione e che potrebbe persistere per mesi e forse anni dopo la guarigione.
LA SELEZIONE
Ad offrire gratuitamente i kit sarà dunque il colosso farmaceutico statunitense Abbott, selezionato – scrive il Corriere della Sera – con quattro giorni di anticipo tra i 72 partecipanti alla gara indetta dal governo poco più di una settimana fa.
LA NOTA DI ABBOTT
“Il test anticorpale – afferma la società americana in una nota esplicativa – rappresenta un importante passo avanti per stabilire se una persona è stata precedentemente infettata. Il test consentirà una migliore comprensione sulle dinamiche di questa infezione e in particolare sulla comparsa degli anticorpi e sulla loro persistenza. Queste conoscenze potrebbero contribuire allo sviluppo di terapie e vaccini”.
GLI STRUMENTI DI LABORATORIO
Il test anticorpale IgG di Abbott sarà inizialmente disponibile sugli strumenti di laboratorio ARCHITECT i1000SR e i2000SR. ARCHITECT è uno dei sistemi di laboratorio più diffusi al mondo ed è in uso da decenni. Nei laboratori di tutta Italia vengono utilizzati oltre 1.000 analizzatori di questo tipo, con una produttività per analizzatore fino a 200 test per ora.
I REQUISITI
Otto i requisiti stabiliti per i test nella gara, pubblicata sui siti istituzionali del ministero della Salute e del Commissario Straordinario e del Dipartimento della Protezione civile: sensibilità non inferiore al 90%; rapidità di risposta con la possibilità di processare almeno 120 test per ora; tipologia dei kit, che dovrà essere del tipo Clio e/o Elisa per la rilevazione di IGg specifiche (anticorpi neutralizzanti per sarsCov2); l’avvenuta validazione dei test da parte di laboratori qualificati o agenzie regolatorie operanti a livello nazionale o internazionale; una specificità dei test non inferiore al 95%; l’idoneità dei test ad una applicazione su larga scala (con affidamento delle analisi ad una platea ampia di laboratori accreditati presenti nel territorio, senza necessita’ di ulteriore formazione); la rapidità di trasporto e consegna della fornitura, a partire dal 3 maggio 2020. Ultima caratteristica richiesta è la disponibilità a fornire ulteriori quantitativi dei prodotti indicati. La valutazione e la scelta finale è stata fatta da una commissione di gara nominata dal commissario straordinario e formata da 6 esperti. Il punteggio ottenuto da ogni singola offerta ammessa alla fase di valutazione è stato inoltre determinato sulla base di un algoritmo. A parità di punteggio ottenuto, prevedeva infine il bando di gara, “preferenza sull’offerta recante le migliori condizioni economiche e, comunque, quella che dovesse prevedere la fornitura dei kit e dei reagenti a titolo gratuito”.