Alibaba ha avviato un rinnovamento completo del proprio chatbot Qwen, allineandolo alla proposta di ChatGPT e i primi risultati si iniziano a vedere. Nella settimana successiva al suo rilancio infatti l’app ha registrato oltre 10 milioni di download e le azioni del gruppo sono salite più del 5% a Hong Kong.
IL NUOVO VOLTO DI QWEN
La nuova app Qwen, che sostituisce la precedente Tongyi, è disponibile sugli store Apple e Android e viene presentata come “il più potente assistente IA ufficiale per i suoi modelli” e “il punto d’accesso principale per la sperimentazione dell’ultimo e più potente modello Qwen”.
La società infatti ha rafforzato la propria strategia open source, rendendo i modelli Qwen disponibili per utilizzo, modifica e distribuzione da parte degli sviluppatori. Questa impostazione ha contribuito a posizionare il gruppo tra i principali attori dello sviluppo di IA in Cina.
Qwen rappresenta l’ultima evoluzione del lavoro condotto negli ultimi due anni per promuovere i modelli di intelligenza artificiale del gruppo, in un mercato competitivo che include competitor come DeepSeek e Moonshot AI. Nel trimestre chiuso a giugno, i ricavi da prodotti IA hanno mantenuto una crescita a tre cifre per l’ottavo trimestre consecutivo.
L’ASCESA DELLE APP DI IA
Il rapido successo di Qwen riflette il ritmo senza precedenti con cui le applicazioni di IA stanno scalando il mercato, un fenomeno a cui ha dato avvio tre anni fa ChatGPT di OpenAI, che è stato il servizio più veloce a superare 100 milioni di utenti. In un mercato come quello cinese, dove ChatGPT non è disponibile, Qwen si colloca tra le applicazioni in maggiore crescita, al netto di casi particolari come Threads di Meta.
Come riportato da Bloomberg, il ruolo della nuova app nella strategia del gruppo è stato sottolineato da Kenny Ng di China Everbright Securities International Co., secondo cui: “Che riescano o meno a sfruttare l’app Qwen per potenziare il loro business consumer sarà un fattore importante nel determinare la futura valutazione della società”. Ng ha aggiunto che “il mercato considera questa mossa anche un passo cruciale per confrontare la sua valutazione con quella di OpenAI”.
NON SOLO QWEN
Ma la crescita di Qwen si affianca anche al debutto di LingGuang, l’assistente multimodale lanciato da Ant Group, scaricato oltre un milione di volte in quattro giorni. Le due iniziative testimoniano l’espansione coordinata dell’ecosistema IA all’interno del gruppo.
Alibaba prevede inoltre di introdurre nei prossimi mesi nuove funzioni di IA agentica, ovvero un sistema di IA che agisce in modo autonomo per raggiungere obiettivi prefissati, dedicate allo shopping online e integrate anche nel marketplace Taobao. L’obiettivo è chiaro: trasformare Qwen in un agente IA completo, in linea con la strategia “AI-first” introdotta dal Ceo Eddie Wu.
In una nota ufficiale citata da Bloomberg, la società ha dichiarato: “Alibaba prevede di integrare profondamente servizi essenziali per la vita quotidiana e la produttività – tra cui mappe digitali, consegna di cibo, prenotazioni di viaggi, strumenti per l’ufficio, e-commerce, istruzione e linee guida per la salute – direttamente nell’app Qwen”.
TIMORI A STELLE E STRISCE
Intanto, secondo il Financial Times, Alibaba fornirebbe all’Esercito popolare di liberazione cinese capacità non specificate che la Casa Bianca ritiene che potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Alibaba ha respinto fermamente le accuse, sostenendo che le “affermazioni e le insinuazioni” erano “completamente false”, definendo inoltre il contenuto come “una operazione di pubbliche relazioni maligna chiaramente proveniente da una voce che cerca di minare il recente accordo commerciale del presidente Trump con la Cina”.



