Senza esclusione di colpi la battaglia legale tra Twitter ed Elon Musk.
Il miliardario americano ha citato in giudizio Goldman Sachs e JPMorgan per le consulenze prestate dalle due banche di Wall Street alla società Twitter sulla sua proposta di acquisizione da 44 miliardi di dollari della piattaforma. Lo rivela oggi il Financial Times.
Da parte sua Twitter ha coinvolto anche Tesla (la società di auto elettriche di Elon Musk) nella causa. La società di San Francisco pretende tutti i documenti e le comunicazioni di Tesla relativi all’offerta di Elon Musk di rilevare la società di social media. È quanto emerge da una nuova citazione depositata il 2 agosto, ripresa da The Verge.
Si tratta delle ultime manovre legali nel contenzioso tra Musk e Twitter.
L’imprenditore ha accettato di acquistare Twitter il 25 aprile, ma ha cercato di ritirarsi dall’accordo l’8 luglio senza pagare la penale di 1 miliardo di dollari, citando l’incapacità di Twitter di fornire dettagli sulla prevalenza di account bot e spam.
Allora Twitter ha intentato causa a Musk alla corte del Delaware per costringerlo a portare a termine il suo piano da 44 miliardi di dollari per acquistare la società. A sua favore, Twitter sostiene che Musk ha firmato un contratto per l’acquisto dell’azienda e sta utilizzando la storia degli account spam come falsa pretesa per uscire dall’accordo.
Nel frattempo, l’incertezza riguardo l’acquisizione ha lasciato Twitter alle prese con la riduzione della spesa degli inserzionisti e una trimestrale deludente. Twitter spiega che sul trimestre ha pesato l’incertezza del contesto macreconomico e quella legata a Elon Musk.
Tutti i dettagli in attesa del processo che inizierà il 17 ottobre ottobre nel Delaware.
MUSK HA CITATO IN GIUDIZIO ANCHE GOLDMAN E JPMORGAN
Nelle ultime citazioni, Musk sta cercando documenti e comunicazioni scambiati tra Twitter e le banche Goldman e JPMorgan. È alla ricerca di informazioni sull’analisi delle banche sulla performance finanziaria di Twitter, sulle discussioni con la società sulla fusione e su qualsiasi analisi sulla sua valutazione.
Musk ha anche citato in giudizio Allen & Co, che ha consigliato la piattaforma di social media.
Come segnala il Ft, Goldman guadagnerà 80 milioni di dollari consigliando Twitter sull’accordo, ma solo 15 milioni se la transazione non si conclude. JPMorgan sta per guadagnare 53 milioni, ma intascherà solo 5 milioni se l’operazione sfuma.
TWITTER TIRA IN BALLO TESLA
Dall’altra parte, Twitter ha depositato una citazione Tesla. Ovvero un elenco di 27 richieste, comprese le comunicazioni interne a Tesla sul piano di acquisizione di Musk, tutte le comunicazioni tra Musk e Twitter e tra Musk e i suoi co-investitori (come Larry Ellison) e tutti i documenti relativi ai circa 8,4 miliardi di dollari in azioni Tesla che Musk ha venduto per finanziare l’offerta pubblica di acquisto.
Musk è il maggiore azionista di Tesla, possedendo circa il 17% delle azioni della società, o circa 175 milioni di azioni in totale.
IN VISTA DEL PROCESSO DEL 17 OTTOBRE
Nel frattempo, la convocazione del processo è per il 17 ottobre in Delaware. Nelle intenzioni di Twitter il processo dovrebbe durare soltanto cinque giorni e finire con l’ordine del tribunale al miliardario di tenere fede ai patti. La società di San Francisco è in difficoltà dopo che ha chiuso il secondo trimestre sotto le attese degli analisti. I ricavi sono scesi dell’1% a 1,18 miliardi di dollari, meno delle attese del mercato che puntava su 1,32 miliardi. La perdita netta è risultata pari a 270 milioni. I titoli di Twitter sono calati a Wall Street dopo la trimestrale deludente, arrivando a a perdere il 4% la scorsa settimana.
“È probabile che a pesare sui conti sia l’incertezza causata da Musk e dal suo ritiro dall’accordo, anche se per molti analisti i risultati deludenti sono la conferma di quanto il patron di Tesla va dicendo da mesi e potrebbero addirittura rivelarsi un’arma da sfoderare in tribunale per difendere il suo passo indietro. Altri invece danno ragione a Twitter: gli inserzionisti hanno frenato gli acquisti di spazi perché preoccupati da una possibile acquisizione di Musk, contrario alla pubblicità e intenzionato ad allentare i controlli sui contenuti postati” segnala l’Ansa.
Infine, Twitter prevede di tenere un’assemblea degli azionisti per votare sull’acquisizione il 13 settembre.