Il mondo tech scende in campo in vista delle prossime elezioni presidenziali Usa schierandosi a fianco di Kamala Harris o Donald Trump.
L’ultima manifestazione di sostegno è quella di un gruppo di circa 1.200 lavoratori del settore tecnologico che si è impegnato a sostenere la candidatura presidenziale dell’attuale vicepresidente Harris.
Prima ancora, oltre 100 investitori della Silicon Valley hanno promesso di sostenere Harris, come riporta il New York Times.
L’ampia dimostrazione di sostegno contrasta con le voci pro-Trump del settore, evidenzia Bloomberg. In questo ciclo elettorale si è solidificato infatti un contingente di conservatori nella Silicon Valley, tra cui il miliardario fondatore di Tesla e SpaceX Elon Musk, l’investitore David Sacks e il partner di Sequoia Shaun Maguire, tutti che hanno firmato assegni all’avversario di Harris.
Sebbene la Silicon Valley sia considerata da sempre un baluardo per i liberali, l’approccio aggressivo dell’amministrazione Biden nei confronti della tecnologia ha alienato molti nel settore e negli ultimi mesi diversi imprenditori e investitori di alto profilo hanno sostenuto Trump, ricorda ancora Bloomberg.
Ma Harris, originaria della Bay Area con legami con il settore, potrebbe stringere un rapporto più forte con la Silicon Valley.
Tutti i dettagli.
PESI MASSIMI DELLA TECNOLOGIA E DEL VENTURE CAPITAL A FIANCO DI TRUMP
Alcuni dei nomi più importanti della tecnologia e degli investimenti tecnologici, come il fondatore di Tesla e proprietario di X Elon Musk e i venture capitalist Marc Andreessen e Ben Horowitz, co-fondatori del fondo di investimento Andreessen Horowitz, si sono pubblicamente alleati con Trump.
Di recente, quest’ultimi hanno espresso preoccupazioni sulle politiche di Biden in un episodio di podcast in cui annunciavano il loro sostegno al Tycoon repubblicano. “Il futuro della nostra attività, il futuro della tecnologia, le nuove tecnologie e il futuro dell’America sono letteralmente in gioco”, ha affermato Horowitz.
Mentre questi conservatori, come Mr Musk, che ha creato un nuovo super PAC pro-Trump, e il miliardario delle tecnologia David Sacks (ex dirigente di PayPal), che ha parlato alla Convention nazionale repubblicana, non hanno mai rappresentato la maggioranza dei dipendenti di base nel settore tecnologico, la destra è in ascesa nella Silicon Valley in un modo che non accadeva da oltre un decennio, sottolinea il New York Times.
LA LETTERA DI TECH4KAMALA
Ma da quando il presidente Biden ha annunciato che non si sarebbe ricandidato e avrebbe sostenuto la sua vicepresidente come candidata democratica alla presidenza, l’aria sembra essere cambiata sul fronte tecnologico.
L’ultima manifestazione di sostegno è da parte di Tech4Kamala, una lettera a sostegno di Harris firmata da oltre 1200 imprenditori e dipendenti del settore tech, ripresa da Bloomberg. La lettera ha definito Harris un “archetipico innovatore” e un “campione della tecnologia” che “ha lavorato per ampliare l’accesso all’istruzione STEM, promuovere l’imprenditorialità e colmare il divario di equità digitale”.
I FIRMATARI DA APPLE, META E SALESFORCE
Sebbene le persone che hanno firmato lo abbiano fatto a titolo personale e non come rappresentanti dei loro datori di lavoro, segnala ancora Bloomberg, questi lavorano per diverse importanti aziende tecnologiche, tra cui Apple, Meta Platforms e Salesforce. L’elenco dei nomi include anche freelance, fondatori, VC e persone che lavorano in settori adiacenti alla tecnologia come diritto e immobiliare.
“Abbiamo un’incredibile opportunità di mobilitare la nostra comunità di oltre 7 milioni di lavoratori della tecnologia per dimostrare che il nostro settore non riguarda solo una manciata di miliardari, ma il potere collettivo dei professionisti della tecnologia”, ha affermato Shannon Nash, direttore finanziario di un’azienda di droni, una delle organizzatrici della lettera.
TECH4KAMALA SI ALLEA CON VCS FOR KAMALA
Il giorno prima, la candidata dem aveva già ricevuto promesse di sostegno da un nuovo gruppo chiamato VCs for Harris, che rappresenta centinaia di importanti venture capitalist.
Mentre un altro gruppo di VC ha espresso il proprio sostegno all’ex presidente Donald Trump, mercoledì oltre 100 capitalisti di rischio hanno dichiarato di essersi impegnati a votare per la vicepresidente Kamala Harris a novembre e di aver sollecitato donazioni per la sua campagna presidenziale, in una replica alla frammentazione tra i leader della tecnologia su chi sostenere alle elezioni, riporta il Nyt.
I VENTURE CAPITALIST A SOSTEGNO DI HARRIS
Il gruppo include Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn; Vinod Khosla di Khosla Ventures; Mark Cuban, ex principale proprietario dei Dallas Mavericks; Ron Conway, noto investitore informale e il miliardario Chris Sacca.
“Siamo pro-business, pro-sogno americano, pro-imprenditorialità e pro-progresso tecnologico”, ha affermato il gruppo in una dichiarazione pubblicata sul proprio sito Web, VCsForKamala.org. “Crediamo anche nella democrazia come spina dorsale della nostra nazione”.