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Londra

Come Rolls Royce, Ford e Bae aiutano il Regno Unito nella lotta al Covid-19

Sul fronte della lotta al Covid-19 nel Regno Unito è nato un consorzio con Bae Systems, Ford, Rolls Royce, Siemens e Airbus per la produzione di macchine che servono per aiutare la respirazione dei pazienti malati. L'articolo di Daniele Meloni

Un ventilatore per la respirazione che evita l’afflusso di pazienti nei reparti di terapia intensiva dell’Nhs. Questo è stato messo a punto in meno di una settimana dalla collaborazione tra gli ingegneri dello University College of London e il team di Formula 1 di Lewis Hamilton, la Mercedes.

Si chiama Continuous Positive Air Pressure (Cpap) e segue il modello di quelli già utilizzati in Italia e in Cina. Lo strumento è stato consegnato in 3 ospedali londinesi dopo l’omologazione ottenuta a tempo record dall’autorità che regola la diffusione di medicine e prodotti sanitari (MHRA) nel Regno Unito. Secondo quanto riportato dalla Lombardia il 50% dei pazienti che hanno utilizzato il Cpap ha evitato il ricovero in terapia intensiva.

Sul fronte della lotta al Covid-19 è nato un consorzio per la produzione di macchine che servono per aiutare la respirazione dei pazienti malati. Si chiama VentilatorChallengeUK e vede la presenza di ingegneri, tecnici e professionisti di aziende come la Bae Systems, Ford, Rolls Royce, Siemens e Airbus. Il governo gli ha ordinato la produzione di 10mila ventilatori entro la prossima settimana.

La situazione è sempre di emergenza e molto critica nel Regno Unito nella lotta al Coronavirus. Nel corso del week-end si è appreso che anche il ministro della Salute Matt Hancock, e quello per la Scozia, Alister Jack, sono positivi al Covid-19, mentre il Primo Ministro Boris Johnson prosegue la sua quarantena governando da casa. Ieri dalla sua penna — non più acuminata come ai tempi dello Spectator e del Telegraph — è stata scritta una lettera che verrà spedita a tutti i cittadini inglesi in cui Johnson fa riferimento alla “più grande sfida di sempre per il nostro sistema sanitario” e ordina, con l’uso di un enfatico “must”, a tutte le persone di restare a casa per il loro bene, per quello altrui, e quello del Sistema Sanitario Nazionale.

Nel frattempo 3 nuovi ospedali da campo sono in via di costruzione e saranno pronti a metà aprile: si tratta di quelli in via di riconversione negli ormai ex centri congressuali di Birmingham, Manchester e Londra.

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