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Assicurazioni

Come l’intelligenza artificiale cambia le assicurazioni

L'intelligenza artificiale abbasserà i prezzi delle assicurazioni? E come cambieranno i processi di rimborso? Tutti i dettagli nell'approfondimento di Start Magazine

 

L’Intelligenza artificiale cambia il mondo delle assicurazioni: aumenta la modularità dell’offerta, ne abbassa il costo, agevola l’efficienza dei servizi e riduce le frodi.

Tutti i vantaggi per clienti ed intermediari.

UNA RIVOLUZIONE A 360 GRADI

L’intelligenza artificiale “cambia il mondo delle assicurazioni a 360 gradi”, ha commentato con Start Magazine Fulvio Locanto, Insurance Consulting Lead di Ntt Data Italia, multinazionale con sede a Tokyo che, tra le altre cose, offre consulenza e tecnologia alle aziende del comparto Insurance. “L’intelligenza artificiale cambia il processo, efficientandolo, supporta le attività dell’intermediario, nella vendita per esempio, e rivoluziona l’experience del cliente, che vedrà ridotti drasticamente i tempi di attesa dei rimborsi, per esempio”.

“Le compagnie sono abituate a lavorare su tabelle statistiche e serie storiche. L’intelligenza artificiale permette di cambiare la prospettiva, proiettando le compagnie verso il futuro e permettendo anche una profilazione migliore del cliente”, ha detto a Start Magazine Sergio Dizza, Senior Vice President e Responsabile del mercato Insurance di Ntt Data Italia.

UN AIUTO CONTRO LE FRODI

Non solo. L’intelligenza artificiale, nel settore insurance, è un valido aiuto contro le frodi. “Il tema delle frodi a livello europeo vale più di 10 miliardi di euro a livello Europeo”, spiega Sergio Dizza, affermando che su questo fronte l’intelligenza artificiale avrebbe un impatto rilevante. Le compagnie già in passato hanno lavorato molto su efficientamento e su quella che è l’individuazione e la prevenzione delle frodi. La tecnologia permette di ottenere risultati anche in ottica predittiva”, ha detto Dizza.

Come l’intelligenza artificiale può aiutare a combattere le frodi? “Facciamo un esempio concreto. E’ capitato che siano state inviate le stesse foto per chiedere rimborsi multipli nel corso degli anni. L’intelligenza artificiale  è in grado di comparare le foto e rilevare le anomalie”, spiega Locanto. “La tecnologia può aiutarci ad analizzare dati e foto che è impensabile gestire manualmente”.

I VANTAGGI PER I CLIENTI

Numerosi anche i vantaggi per i clienti. “Potrebbero avere un’offerta modulare, per esempio, con prodotti che offrono una copertura limitata nel tempo e relativamente ad un’esperienza. Si chiama ‘instant insurance’, un’opzione su cui non si spinge ancora proprio per evitare le frodi. Con l’intelligenza artificiale questa offerta di nicchia potrebbe diventare di largo utilizzo e proprio l’Ai potrebbe attivare o disattivare la copertura assicurativa in base ad acquisti ed esperienze”, ha detto Fulvio Locanto.

“Non va trascurato nemmeno il vantaggio di una migliore profilazione del cliente. La compagnia assicurativa può offrire prodotti adeguati alle esigenze del cliente, e modularne il costo sulla base del profilo di rischio reale”, ha detto Dizza, aggiungendo che “le compagnie stanno cercano di cambiare il proprio business e di entrare sempre più in contatto con il cliente, puntando ad offrire un’ecosistema di prodotti e servizi, assicurativi e non”.

COME CAMBIANO I PREZZI

L’intelligenza artificiale farà calare, a grandi linee, anche i prezzi delle assicurazioni. “L’Ai può aiutare le compagnie ad efficientare i processi, ridurre tempi e personale e ad essere più competitive. Proprio questo vantaggio competitivo potrebbe essere trasferito in parte al cliente”, ha chiosato Locanto.

“Sicuramente l’utilizzo dell’Ai porterà una riduzione delle tariffe, se non altro su quelle che sono le garanzie e le coperture base, che oggi sono commodity. Ovvio dipende anche dal comportamento del cliente”, sottolinea Dizza.

NUOVE FIGURE PROFESSIONALI

L’intelligenza artificiale cambia anche le competenze. Se da una parte potrebbe ridurre il bisogno di personale, dall’altra “chi oggi fa pricing, ad esempio, con l’Ai dovrà anche saper programmare una macchina. Nasceranno nuovi mestieri e nasceranno altre figure professionali”, ha detto Locanto.

“E’ indubbio che le attività più banali verranno automatizzate, ma saranno indispensabili razionalità e sensibilità umana”, ha aggiunto Dizza.

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