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Metaverso

Come l’alba del Metaverso sta virtualizzando la supremazia tecnologica

Che cosa emerge dal paper dell’Istituto Machiavelli su “Metaverso e Sicurezza Nazionale”

Il metaverso è il nuovo hype.

Si sta delineando una nuova battaglia miliardaria simile alla corsa allo spazio, ma combattuta con Virtual Reality Headset, blockchain, criptovalute e quantità pazzesche di potenza di calcolo.

Tutti i giganti della tecnologia hanno stabilito piani per dirigersi verso il metaverso. Mark Zuckerberg guida la corsa alla supremazia nell’universo virtuale. A seguito Jensen Huang di Nvidia, produttore di processori grafici che vale 722 miliardi di dollari, e Pony Ma di Tencent, gigante tecnologico cinese che vale 550 miliardi di dollari, il cui portafoglio di investimenti di gioco include una partecipazione del 40% in Epic Games, proprietario di “Fortnite”, uno dei giochi più popolari del mondo. Il fondatore di Epic, Tim Sweeney, ha recentemente affermato che il metaverso è un’opportunità da miliardi di dollari, e un miliardo di utenti iniziali potenziali.

La corsa, dunque, e’ iniziata per stabilire gli standard del metaverso per il futuro, nuova frontiera tecnologica del “nuovo ordine mondiale digitale”.

Il metaverso è concettualmente progettato per essere un intreccio completo del virtuale e del reale. Neal Stephenson, nel 1992, lo descrisse nel suo romanzo “Snow Crash” come un enorme ambiente virtuale parallelo al mondo fisico in cui gli utenti interagiscono attraverso avatar digitali.

Tutto ciò che è nel mondo reale può riflettersi nell’universo virtuale, mentre taluni suoi ambienti virtuali possono anche non avere una corrispondenza nel mondo fisico. Questo concetto può, dunque, diventare un secondo spazio per l’esistenza umana e fornire una nuova vita in un’altra dimensione, dando origine a una nuova socialità con una seconda identità, relazioni sociali a due livelli e uno stile di vita idealizzato.

L’Istituto Machiavelli ha recentemente pubblicato un paper su “Metaverso e Sicurezza Nazionale”, dove esamina implicazioni di sicurezza nazionale sia in termini di terrorismo che di vulnerabilità sistemiche. Ed è più nella seconda sfera che nella prima che si sviluppano le principali minacce in quanto non evidenti, né facilmente percepibili.

In particolare, nel paper si afferma che “Con l’impegno delle tecnologie emergenti e il progressivo perfezionamento dell’ecosistema, il futuro digitalizzato sarà più interattivo, più vivo, più incarnato  e più multimediale, grazie all’esistenza di potenti dispositivi di calcolo e di indossabili intelligenti.

Continuando “Le stesse qualità che rendono la realtà virtuale una tecnologia potenzialmente rivoluzionaria la rendono anche profondamente pericolosa. Il metaverso – in particolare il suo uso della realtà aumentata e virtuale – aumenta esponenzialmente le qualità immersive dell’internet bidimensionale.

Un assaggio dei rischi si è verificato, come riportato da Bloomberg, nel corso di una conferenza tecnologica a Lisbona allorquando, mentre i partecipanti chiacchieravano con personaggi virtuali nella dimostrazione delle potenzialità del metaverso, è comparso un bot di nome David che, a fronte di una domanda sull’utilità dei vaccini, ha iniziato a diffondere affermazioni di evidente ostilità.

David è un uomo virtuale in un mondo virtuale costruito da Sensorium Corp., startup fondata dal miliardario russo ed ex proprietario dei Brooklyn Nets, Mikhail Prokhorov. La società è registrata nelle Isole Cayman, ma le sue operazioni sono distribuite in 10 uffici globali. Sensorium sta preparando a lanciare il suo primo mondo virtuale, chiamato Motion, all’inizio del prossimo anno. Ci saranno rave online con DJ set dal vivo, bar virtuali, personaggi artificialmente intelligenti con cui parlare, ed esperienze di meditazione.

Gli sviluppatori di David, a fronte della situazione compromettente per Sensorium Corp., hanno assicurato l’applicazione di ulteriori filtri per controllare la libertà di espressione dei bot potenziati con intelligenza artificiale (come David) su argomenti sensibili, ma l’episodio ha illustrato quanto possa essere facile incontrare contenuti offensivi o fuorvianti nel metaverso, e quanto sarà difficile controllarli.

Per questi motivi, gli osservatori del settore dei social stanno già sollevando allarmi sul fatto che le sfide da incubo della moderazione dei contenuti che già affliggono i social media potrebbero peggiorare in questi nuovi mondi alimentati dalla realtà virtuale e aumentata. Secondo l’Istituto Machiavelli, infatti, “una maggiore immersione significa che tutti i pericoli attuali di internet saranno amplificati. (…) Lo stesso realismo potrebbe anche significare che le molestie nel metaverso saranno più viscerali e più dannose; la disinformazione più vivida e più convincente; le esperienze quotidiane più affascinanti e più coinvolgenti.

Le attività delle aziende tecnologiche sul controllo dei contenuti offensivi sono state nuovamente sotto i riflettori dopo che il Congresso degli Stati Uniti ha potuto visionare migliaia di documenti interni di Meta (già Facebook), i quali hanno fatto emergere nuovi dettagli su come gli algoritmi di Meta diffondono informazioni dannose (in termini di teorie di cospirazione, linguaggio odioso e violenza).

Ogni tecnologia ha un lato oscuro, ma vi sono anche molti aspetti positivi. Nel metaverso, chiunque potrà possedere una versione digitale in 3D di sé stesso, scambiare criptovaluta o fare carriera vendendo beni virtuali che ha creato. Per questo l’Istituto Machiavelli auspica “un salto paradigmatico nella conoscenza e nelle modalità di attuazione delle policy da parte della comunità internazionale, impegnandosi in una cooperazione e comunicazione esplorativa e costruttiva per guidare lo sviluppo di questo campo emergente in una direzione sana e ordinata.

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