Boom della spesa mondiale per la difesa.
Per la prima volta la spesa globale per la difesa ha superato i 2 mila miliardi di dollari nel 2021 (+0,7% sul 2020 e +12% sul 2012, in termini reali), raggiungendo il massimo storico di 2.113 miliardi di dollari (2,2% del PIL globale), pari a 5,8 miliardi al giorno.
Nella classifica dei paesi per spesa militare, l’Italia si posiziona undicesima con l’1,5% del totale mondo (32 miliardi di dollari, pari a 88 milioni al giorno).
Come richiesto dalla Nato nel 2014, il nostro paese sta gradualmente innalzando la propria spesa nella difesa con l’obiettivo di raggiungere la soglia del 2% del Pil entro il 2028, corrispondente a circa 40 miliardi di euro (allo stato attuale mancano ancora circa 10 miliardi), con partecipazione alle missioni, operazioni e altre attività di sicurezza internazionale. La spesa statale relativa al settore della difesa nel bilancio di previsione dello Stato è finanziata direttamente con le risorse del Ministero della Difesa, ma anche con fondi stanziati su capitoli di spesa previsti nei bilanci di altri Ministeri. In particolare, si tratta del Mise, soprattutto in relazione al finanziamento dei programmi d’arma, e del Mef, per il Fondo relativo alle missioni internazionali.
La composizione della spesa italiana per la difesa è così strutturata: 60,5% personale; 28,9% armamenti (missil, aerei, artiglieria…) e ricerca&sviluppo destinata ad essi; 8,9% munizioni, esplosivi, spese per manutenzione e addestramento e 1,7% infrastrutture (costruzioni a scopo militare). Nel 2021 l’organico militare italiano ammontava a 162.557 unità.
È quanto emerge dal focus di Mediobanca sui 30 principali gruppi mondiali della Difesa che accompagna il report annuale dall’Area studi di Mediobanca che ha esaminato i conti annuali di 240 multinazionali mondiali.
Tutti i dettagli.
SETTIMO ANNO CONSECUTIVO DI CRESCITA DELLA SPESA MONDIALE PER LA DIFESA
Gli esperti di Mediobanca stimano che la spesa globale per la difesa abbia superato per la prima volta i 2mila miliardi di dollari nel 2021: è aumentata per il settimo anno consecutivo (+0,7% sul 2020 e +12% sul 2012, in termini reali).
Il 37,9% fa capo agli Stati Uniti (801 miliardi di dollari), seguiti da Cina con il 13,9% (293 miliardi di dollari), India (3,6%), Regno Unito (3,2%) e Russia (3,1%); l’Italia è undicesima con l’1,5% del totale mondo (32 miliardi di dollari, pari a 88 milioni al giorno).
LA SPESA MONDIALE PER LA DIFESA IN RAPPORTO AL PIL
Ma la classifica cambia se si considera l’incidenza sul Pil: primi posti per i Paesi del Medio Oriente e Nord Africa, con la Russia in 11esima posizione (4,1%), gli Stati Uniti in 15esima (3,5%), l’Ucraina in 19esima (3,2%), la Cina in 63esima (1,7%) e l’Italia in 76esima (1,5%, era 1,4% nel 2012 e 2,1% nel 1988).
DAL CONTINENTE AMERICANO IL 42% DELLA SPESA MONDIALE PER LA DIFESA
Dopodiché, dalla fotografia di Mediobanca risulta che il 42% della spesa mondiale per la difesa fa capo al continente americano, seguito dall’Asia&Oceania (36%, incluso il Medio Oriente) e dall’Europa (20%). L’Africa rappresenta la quota più piccola (2%) In termini reali: +0,7% sul 2020 di cui: – Americhe -1,2% – Africa +1,4% – Asia&Oceania (incluso Medio Oriente) +1,8% – Europa +3,0%.
PER CINA E USA CRESCITA DEL BUDGET MILITARE A DOPPIA CIFRA
Oltre agli Stati Uniti, l’unico Paese a doppia cifra nel peso globale è la Cina che concentra il 13,9% della spesa mondiale per la difesa. Seguono India (3,6%) e Regno Unito (3,2%), quinta la Russia (3,1%) L’Italia è undicesima, con 32 miliardi (88 milioni al giorno), pari all’1,5% del totale. L’Ucraina è 36esima, con 5,9 miliardi (0,3% del totale) e la Bielorussia è 77esima (0,04% del totale).
Nello specifico, la spesa statunitense si attesta a 801 miliardi di dollari nel 2021, in calo dell’1,4% rispetto al 2020. In rapporto al Pil: riduzione dal 3,7% nel 2020 al 3,5% nel 2021 (4,5% nel 2012). Tra il 2012 e il 2021 la spesa statunitense per ricerca&sviluppo nel campo della difesa è aumentata del 24%, mentre quella per l’approvvigionamento di armi è diminuita del 6,4%.
Nel 2021 la spesa per entrambi è calata; tuttavia, la riduzione della spesa in ricerca&sviluppo (-1,2%) risulta inferiore a quella per gli approvvigionamenti (-5,4%). «L’aumento della spesa in ricerca&sviluppo nel decennio 2012-2021 suggerisce che gli Stati Uniti si stanno concentrando maggiormente sulle tecnologie di nuova generazione. Il governo degli Stati Uniti ha ripetutamente sottolineato la necessità di preservare il vantaggio tecnologico americano rispetto ai concorrenti.»
LA RUSSIA HA AUMENTATO IL BUDGET MILITARE IN VISTA DELLA GUERRA
Allo stesso tempo, gli esperti di Mediobanca segnalano che la Russia ha aumentato le proprie spese nel 2021 (66 miliardi di dollari) del 2,9% sul 2020 in termini reali (+6,8% nominale) in vista del conflitto con l’Ucraina.
Si tratta del terzo anno consecutivo di crescita per cui la spesa russa ha raggiunto il 4,1% del PIl 2021 (3,7% nel 2012). Le entrate elevate di petrolio e gas hanno aiutato la Russia ad aumentare la propria spesa per la difesa nel 2021. La spesa russa era diminuita tra il 2016 e il 2019 a causa dei bassi prezzi dell’energia combinati con le sanzioni in risposta all’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014.
Anche l’Ucraina ha aumentato le proprie spese del 72% dopo l’annessione della Crimea nel 2014 per rafforzare le difese contro la Russia. La spesa è scesa nel 2021, a 5,9 miliardi di dollari, ma rappresenta ancora il 3,2% del PIL del Paese (1,6% nel 2012).
METÀ DELLA SPESA MONDIALE FA CAPO ALLA NATO
Dopodiché, il 54,8% della spesa mondiale per la difesa fa capo alla Nato (1.157 miliardi di dollari). Nel 2021, dei 30 membri aderenti alla Nato, dieci hanno speso più del 2% del Pil nella difesa: Grecia (3,9%), Stati Uniti (3,5%), Croazia (2,7%), Lettonia (2,3%), Regno Unito ed Estonia (2,2%), Polonia (2,1%), Portogallo e Turchia (2,1%) e Lituania (2,0%).
Ancora una volta la spesa più consistente è quella degli Stati Uniti che copre il 69% del totale Nato.
I CITTADINI DI QATAR, ISRAELE E STATI UNITI SONO QUELLI CHE SPENDONO MAGGIORMENTE IN DIFESA
I cittadini che spendono maggiormente per la difesa del proprio Paese sono Qatar, Israele, Stati Uniti e Kuwait con più di 2mila dollari pro-capite nel 2021. I 530 dollari a persona dell’Italia (pari a 1,5 dollari al giorno) rappresentano circa il doppio della media mondiale (268 dollari) e il 17% in più della Russia.
BIELORUSSIA, QATAR, OMAN E ARABIA SAUDITA PRIME PER QUOTA DI SPESA PUBBLICA DEDICATA ALLA DIFESA
Infine, se si prende in considerazione la quota di spesa pubblica dedicata alla difesa, quella più elevata è in Bielorussia, Qatar, Oman e Arabia Saudita con oltre il 20%. L’Italia si colloca nella parte bassa della classifica con il 2,6%, inferiore alla media mondiale del 6,2% che invece è superata da Russia (10,8%), Stati Uniti (8,3%) e Ucraina (7,8%).