Oltre a Starlink e Amazon Kuiper potrebbe arrivare presto anche la costellazione satellitare di Boeing.
Il piano di Boeing per un sistema di 147 satelliti per fornire la banda larga negli Stati Uniti è passato al voto presso la Federal Communications Commission (Fcc) negli Stati Uniti.
Giovedì, la presidente ad interim della Fcc Jessica Rosenworcel ha chiesto agli altri tre commissari dell’agenzia di votare la richiesta di Boeing, secondo un documento pubblicato online dall’agenzia.
Tale richiesta può presagire l’approvazione perché i presidenti della FCC in genere avanzano le richieste di voto che favoriscono.
Sebbene estremamente costosa da implementare, il servizio di internet satellitare dovrebbe consentire una connessione ad alta velocità senza passare per infrastrutture terrestri e anche in aree più remote della Terra.
Nel frattempo Starlink, il servizio di internet satellitare di Elon Musk, dovrebbe uscire dalla fase beta, cioè di prova, a ottobre. Lo ha comunicato lo stesso patron di SpaceX attraverso Twitter a settembre.
Tutti i dettagli.
IL PIANO DI BOEING PER CONNESSIONE SATELLITARE
La Federal Communications Commission ha rivelato di aver fatto circolare la domanda di Boeing in cerca dell’approvazione per lanciare e far funzionare 147 satelliti per fornire accesso a Internet a banda larga per un voto.
Come ricorda Reuters, Boeing ha presentato per la prima volta la domanda per la sua costellazione alla Fcc nel 2017. L’obiettivo è di fornire un servizio Internet a banda larga veloce a consumatori residenti, utenti governativi e professionisti negli Stati Uniti, a Porto Rico e nelle Isole Vergini americane.
COSA AVEVA FATTO ELON MUSK
Sempre Reuters ricorda che nel 2019 SpaceX di Elon Musk ha esortato la Fcc a respingere il piano di Boeing. Secondo SpaceX il progetto di Boeing presentava un “evidente pericolo di interferenze dannose” ad altri sistemi o “come minimo imporre condizioni appropriate per garantire che le operazioni di Boeing non danneggino quelle di altri” operatori.
A CHE PUNTO È STARLINK
Ad oggi SpaceX ha lanciato 1.740 satelliti Starlink. Il futuro di Starlink passa inevitabilmente per l’installazione di un numero maggiore di satelliti che permetteranno di avere una copertura più capillare.
SpaceX prevede di distribuire alla fine 12.000 satelliti in totale.
Fino ad ora la beta è stata in gran parte limitata al Nord America e ad alcune parti dell’Europa, con eccezioni come Australia, Cile e Nuova Zelanda. Le espansioni pianificate sono finora limitate al Messico e al Giappone, ma SpaceX ha registrato filiali in paesi come Filippine e Sud Africa.
Ad aprile, la Fcc ha votato per approvare un piano SpaceX per dispiegare alcuni satelliti Starlink in un’orbita terrestre più bassa del previsto.
Inoltre, secondo la Fcc SpaceX ha accettato che i suoi satelliti a bassa quota possano incontrare interferenze dai satelliti distribuiti nell’ambito del progetto rivale Kuiper Systems di Amazon.
E AMAZON KUIPER
A luglio, Amazon ha dichiarato che investirà più di 10 miliardi di dollari nel progetto Kuiper per costruire una rete di 3.236 satelliti in orbita terrestre bassa.
Amazon ha programmato una strategia di lancio dei satelliti Kuiper in 5 fasi. Tuttavia, non ha ancora chiarito dettagli come dimensione e massa dei satelliti, che avranno un sistema di erogazione in grado di adattarsi a più veicoli di lancio.
Infine, la rete Kuiper dovrà affrontare non solo la concorrenza di Starlink e probabilmente di Boeing. C’è anche il sistema a banda larga OneWeb con 146 satelliti lanciati dei 648 previsti, e la rete Lightspeed di Telesat, che per il prossimo anno ha programmato di lanciarne circa 300.