skip to Main Content

Riconoscimento Facciale

Come China Telecom, Zte e Dahua seducono l’Onu sul riconoscimento facciale

Secondo il Financial Times, le società cinesi Zte, Dahua Technology e China Telecom stanno proponendo alle Nazioni Unite nuovi standard internazionali per il riconoscimento facciale. Fatti, approfondimenti e polemiche

Mia la tecnologia, mio lo standard. Le aziende tech cinesi stanno modellando gli standard delle Nazioni Unite per il riconoscimento facciale e il monitoraggio video. È quanto emerge da un report del Financial Times.

L’uso della tecnologia di riconoscimento facciale continua ad espandersi da entrambe le parti del Pacifico, nonostante le preoccupazioni riguardo l’accuratezza e le implicazioni etiche sull’utilizzo di questi sistemi da parte di agenzie governative. Il report del Ft accrescerà i timori dal momento che rivela come i gruppi cinesi stiano influenzando significativamente gli standard internazionali su questa materia.

LE PROPOSTE DI ZTE, DAHUA, CHINA TELECOM

Secondo il quotidiano della City, il gruppo cinese di apparecchiature per tlc Zte, il produttore di telecamere di sicurezza Dahua Technology e la società statale di tlc cinese China Telecom starebbero proponendo alle Nazioni Unite nuovi standard internazionali per il riconoscimento facciale per l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (Itu).

L’agenzia Onu, che comprende quasi 200 Stati membri, è l’organismo responsabile degli standard tecnici globali nel settore delle telecomunicazioni.

GLI STANDARD DELL’ITU

Sono per lo più le aziende al di fuori del Nord America e dell’euro a modellare e guidare lo sviluppo degli standard in seno all’Itu. L’Europa e il Nord America infatti hanno i propri organismi di definizione degli standard regionali, come IETF, IEEE e 3GPP, con i player dell’industria nazionale in prima linea. Gli standard definiti dall’Itu sono comunemente adottati dalle nazioni in via di sviluppo in Africa, Medio Oriente e Asia.

COSA SIGNIFICA PROPORRE UNO STANDARD

Scrivere standard offre alle aziende un vantaggio sul mercato in quanto sono in grado di elaborare normative per adattarsi alle specifiche della propria tecnologia proprietaria.

Il Ft riporta l’esempio di Zte e China Mobile che hanno proposto uno standard per i lampioni intelligenti accettato a giugno, che riflette il design del prodotto dei lampioni smart di Zte, inclusa un’opzione per aggiungere funzionalità di monitoraggio video ai lampioni.

Gli standard Itu, che di solito richiedono circa due anni per essere redatti e adottati, sono molto influenti nel definire le regole nei paesi africani in quanto non hanno le risorse per sviluppare propri standard da soli.

LO STANDARD PER IL RICONOSCIMENTO FACCIALE TARGATO PECHINO

La definizione degli standard per il riconoscimento facciale dovrebbe essere completata entro la fine del 2019, poi si passerà all’approvazione. Una volta ratificati, stabiliranno anche i requisiti per archiviare le caratteristiche del viso rilevate in un database, tra cui colore della pelle, stile del viso, voglie, cicatrici e altre caratteristiche demografiche.

Gli standard proposti includono raccomandazioni per casi d’uso, suggerendo che il riconoscimento facciale possa essere utilizzato dalla polizia, dai datori di lavoro per monitorare i dipendenti e per individuare obiettivi specifici tra la folla.

IL SOFT POWER DEL DRAGONE

La preoccupazione è che gli standard tecnici saranno adottati dai Paesi in via di sviluppo, in particolare quelli in Africa che non dispongono delle risorse per sviluppare i propri standard. Ciò mette la Cina in una posizione di potere per controllare il mercato della tecnologia, secondo molti osservatori.

LE ACCUSE DELLE ASSOCIAZIONI PER I DIRITTI CIVILI

Nonostante gli standard stabiliti dall’Itu siano di natura tecnica, per gli attivisti pro diritti umani le proposte ora in discussione  sono più simili a raccomandazioni politiche, in base a quanto riporta il Ft. Secondo le associazioni per i diritti civili inoltre gli standard proposti dall’Itu non fanno abbastanza per tutelare la privacy e i dati dei consumatori.

OBBLIGATORIO IL RICONOSCIMENTO FACCIALE PER GLI UTENTI DI TELEFONIA MOBILE IN CINA

Per i sostenitori dei diritti umani la nuova norma rappresenta un altro passo verso lo “stato di sorveglianza distopica”, dove i cittadini sono costantemente monitorati per cogliere segni di disordini o dissensi.

Back To Top