Semaforo verde da Bruxelles a 1,2 miliardi di aiuti di Stato per sviluppare tecnologie cloud.
La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme Ue sugli aiuti di Stato, un Importante Progetto di Comune Interesse Europeo (IPCEI) per sostenere la ricerca, lo sviluppo e la prima implementazione industriale di tecnologie avanzate di cloud ed edge computing tra diversi fornitori in Europa.
Le aziende italiane coinvolte nel progetto sono Reply, Tim, Tiscali Italia, Fincantieri e Engineering Ingegneria Informatica. Oltre all’Italia hanno notificato il progetto Francia, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia e Spagna.
Come osserva Reuters, la mossa dell’esecutivo Ue è un”tentativo di stimolare il coinvolgimento delle imprese europee in un settore dominato dalle big tech statunitensi.I tre maggiori attori del cloud computing sono Amazon, Microsoft e Google”.
Tutti i dettagli.
IL PROGETTO IPCEI CIS
Il progetto, denominato Ipcei Next Generation Cloud Infrastructure and Services (IPCEI CIS), è stato notificato congiuntamente da sette Stati membri: Francia, Germania, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Spagna. Gli Ipcei dell’Unione europea sono progettati per riunire ricerca, finanza e imprese al fine di stimolare la crescita economica e la competitività dell’Ue e guidare la sua transizione verde e digitale. Dal 2018 la Commissione europea ha approvato sei Ipcei nei settori delle batterie, dell’idrogeno, della microelettronica e delle tecnologie di comunicazione.
Come spiega la nota dell’esecutivo di Bruxelles, l’IPCEI CIS è il primo Ipcei nel settore del cloud e dell’edge computing. Riguarda lo sviluppo del primo ecosistema europeo di elaborazione dati interoperabile e liberamente accessibile, il continuum cloud-to-edge multi-provider. Svilupperà capacità di elaborazione dei dati e strumenti software e di condivisione dei dati che consentano tecnologie di elaborazione dei dati distribuite federate, efficienti dal punto di vista energetico e affidabili su cloud ed edge e servizi correlati.
GLI AIUTI DI STATO APPROVATI DALL’UE PER IL PROGETTO CLOUD
Gli Stati membri forniranno fino a 1,2 miliardi di euro di finanziamenti pubblici che dovrebbero sbloccare secondo le attese altri 1,4 miliardi di euro di investimenti privati. Al progetto europeo sulla tecnologia cloud partecipano 19 aziende, tra cui Atos e Orange, Deutsche Telekom, Telecom Italia e Telefonica Espana e anche piccole e medie imprese.
LE AZIENDE ITALIANE PRESENTI NEL PROGETTO
Nel progetto sono presenti cinque società italiane: nella parte di Cloud-Edge Capabilities partecipano Reply e Tim, nella parte di Advanced smart data processing tools and services c’è Tiscali Italia, nelle Advanced Applications ci sono Fincantieri ed Engineering Ingegneria Informatica.
LE RICADUTE
“L’IPCEI prevedrà una ricerca altamente ambiziosa, necessaria per consentire l’adozione di applicazioni e servizi innovativi di elaborazione dei dati per le imprese, le pubbliche amministrazioni e i cittadini europei – ha commentato il commissario Didier Reynders, responsabile della politica di concorrenza – La decisione odierna garantisce che il sostegno pubblico sia ben mirato e sufficiente per consentire al progetto di perseguire i suoi obiettivi ambiziosi, salvaguardando al tempo stesso la parità di condizioni e garantendo che si possano generare forti ricadute positive in tutta l’Unione”.
Reynders ha aggiunto che il progetto Ipcei creerebbe inizialmente circa 1.000 posti di lavoro diretti e indiretti per data scientist o specialisti di intelligenza artificiale, con altri 5.000 posti di lavoro in seguito.