Guardarsi dai nemici è bene, ma dagli amici è meglio. Per più di mezzo secolo, i governi di tutto il mondo si sono affidati a un’unica società, la svizzera Crypto AG, per crittografare le proprie comunicazioni di intelligence. Ma ciò che nessuno dei suoi clienti ha mai saputo è che Crypto AG era segretamente controllata dalla Cia e dalla Bnd (i servizi segreti tedeschi). Le due agenzie avrebbero truccato i dispositivi dell’azienda in modo da poter violare i codici utilizzati dai Paesi per inviare messaggi crittografati.
È quanto emerso da un’inchiesta congiunta del Washington Post, dell’emittente tedesca Zdf e la tv svizzero-tedesca Srf.
LA SOCIETÀ CRYPTO AG
La società svizzera Crypto AG, produttrice di dispositivi di crittografia della seconda guerra mondiale, è stata leader di mercato fino al 21° secolo. Il fatto che avesse sede in un Paese neutrale, non allineato ai blocchi della Guerra Fredda, costituiva un quid in più. Peccato però che i clienti non sapessero che la tecnologia fosse in mano americana e tedesca.
IRAN, INDIA E PERFINO VATICANO TRA I CLIENTI
Come emerge dall’inchiesta delle tre testate, la società svizzera ha guadagnato milioni di dollari vendendo attrezzature in oltre 120 paesi. Tra i suoi clienti c’erano l’Iran, le nazioni dell’America Latina, India, Pakistan e persino il Vaticano. Ma anche gli alleati della Nato e paesi amici come Irlanda, Spagna, Portogallo, Italia e Turchia. Inoltre, gestiva informazioni governative provenienti da numerosi paesi africani, asiatici e sudamericani.
A DISPOSIZIONE DELL’INTELLIGENCE USA E TEDESCA
Il controllo di Cia e Bnd su Crypto AG ha permesso agli americani e ai tedeschi di vedere comunicazioni segrete da oltre 130 governi e servizi di informazione in tutto il mondo,
L’INCHIESTA DI SRF, ZDF E WASHINGTON POST
Le ricerche condotte dai giornalisti della tv svizzero tedesca Srf, dell’emittente tedesca Zdf e del quotidiano statunitense Washington Post si basano su conversazioni con ex dipendenti dei servizi di intelligence e Crypto AG e in particolare su un documento che la stessa Cia ha redatto dal titolo “Minerva – una storia”. Quel documento mostra che gli americani e i tedeschi considerano l’operazione Minerva, in seguito Rubicon, un successo senza precedenti.
IL COLPO DEL SECOLO
L’operazione di spionaggio è iniziata nel 1970. Nel 1994 il Bnd tedesco è uscito da Crypto AG, temendo che l’operazione sarebbe venuta alla luce e avrebbe compromesso i rapporti con la Nato. Tuttavia, secondo il rapporto la Cia ha venduto le sue parti dell’azienda solo nel 2018.
CHE NE È ADESSO DI CRYPTO
Nel 2018, gli azionisti hanno in gran parte smantellato Crypto AG. Da quel momento due società hanno rilevato i componenti rimasti: CyOne Security fornitore esclusivo del governo svizzero e Crypto International, che ha assunto il marchio e nega di avere nulla a che fare con i servizi governativi.