Elon Musk non intende mollare sui chip collegati al cervello umano, obiettivo della sua società Neuralink.
Il miliardario americano già ceo di Tesla e SpaceX avrebbe infatti contattato lo sviluppatore di impianti di chip cerebrali Synchron Inc per un potenziale investimento poiché la sua società Neuralink sta recuperando terreno nella corsa per collegare il cervello umano direttamente alle macchine.
Lo ha riportato Reuters secondo quattro persone che hanno familiarità con la questione.
Nelle ultime settimane Musk ha contattato il fondatore e amministratore delegato di Synchron, Thomas Oxley, per discutere di un potenziale accordo, hanno affermato le fonti all’agenzia stampa.
La mossa arriva dopo che Musk ha espresso frustrazione ai dipendenti Neuralink per i loro lenti progressi, hanno affermato quattro dipendenti attuali ed ex.
Synchron è più avanti rispetto alla società fondata da Musk. Lo scorso mese ha raggiunto un importante traguardo impiantando per la prima volta il suo dispositivo in un paziente negli Stati Uniti. Soprattutto, ha ricevuto — a differenza di Neuralink —l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration (Fda) americana per la sperimentazione umana nel 2021 e ha completato studi su quattro persone in Australia.
Non è chiaro se questo contatto implichi un legame o una collaborazione tra Synchron e Neuralink. Inoltre, non sarebbe la prima volta per Musk di sondare il terreno con i concorrenti di Neuralink. Nel 2020, l’imprenditore statunitense ha discusso con la società di tecnologia del cervello Paradromics Inc, secondo le fonti di Reuters.
Tutti i dettagli.
COSA FA SYNCHRON
Fondata nel 2016, Synchron ha sviluppato un impianto cerebrale che non richiederebbe il taglio del cranio per installarlo, a differenza del prodotto Neuralink. Il suo obiettivo è aiutare i pazienti paralizzati a utilizzare i dispositivi digitali solo con la mente.
Lo scopo primario è quello di rendere possibile a persone con deficit motori di controllare i dispositivi elettronici con la mente, ma le applicazioni del sistema possono essere infinite.
La società con sede a New York ha circa 60 dipendenti e finora ha raccolto circa 65 milioni di dollari dagli investitori, secondo la società di ricerche di mercato Pitchbook. Neuralink è più grande, con 300 dipendenti suddivisi tra San Francisco e Austin, in Texas. Finora ha raccolto 363 milioni di dollari dagli investitori, secondo Pitchbook.
IN VANTAGGIO RISPETTO A NEURALINK
Tuttavia, Synchron è in vantaggio rispetto a Neuralink nel processo per ottenere l’autorizzazione normativa per i suoi dispositivi secondo le fonti di Reuters.
Non solo, Synchron ha annunciato a luglio di aver impiantato per la prima volta la sua interfaccia cervello-computer nella corteccia motoria di un paziente umano negli Stati Uniti. I medici del Mount Sinai West di New York lo hanno fatto nell’ambito dello studio Command della società, che mira a esaminare la sicurezza dell’impianto di Synchron nei pazienti con grave paralisi, segnala Engadget.
A CHE PUNTO È LA SOCIETÀ FONDATA DA MUSK NEL 2016
Da parte sua Neuralink ha annunciato nel 2019 che avrebbe chiesto l’approvazione all’Fda per la sperimentazione umana nel 2020. La società ha già condotto esperimenti su maiali e scimmie; e ha anche reso pubblico un video in cui si vede un macaco impegnato in un videogioco usando solo la mente. L’azienda adesso vuole utilizzare la tecnologia per consentire “la simbiosi tra uomo e intelligenza artificiale”.
Quindi lo scorso gennaio la società ha iniziato a cercare un direttore della sperimentazione clinica che supervisionasse i test del suo dispositivo medico su soggetti umani. Tuttavia, ciò deve ancora accadere e la Fda deve ancora rivelare fino a che punto Neuralink è nel processo di assicurarsi la sua approvazione.
Infine, come ricorda Reuters, solo due degli otto fondatori di Neuralink sono rimasti con l’azienda: Musk e l’ingegnere Dongjin “DJ” Seo. All’inizio di quest’anno, Max Hodak, il co-fondatore di Neuralink che ha lasciato l’azienda nel 2021, ha rivelato di aver assunto un ruolo consultivo con Synchron. Hodak ha anche investito nella società “dato il suo entusiasmo per quello che stanno facendo”.