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Londra

Chi sono i Paesi più sexy per le tecnologie digitali

Il Regno Unito secondo un report di EY è il leader europeo per investimenti diretti dall’estero (FDI) nelle tecnologie digitali. L'articolo di Daniele Meloni

Il Regno Unito è il leader europeo per investimenti diretti dall’estero (FDI) nelle tecnologie digitali. Questo quanto emerso dal 2020 UK Attractiveness Survey presentato da EY oggi. Il report annuale esamina le performance e le percezioni dello UK e delle sue regioni come destinazioni di FDI, includendo interviste e sondaggi con oltre 800 aziende e investitori internazionali, e tenendo anche conto dell’impatto del Covid-19 sull’economia britannica.

Il paese guidato da Boris Johnson ha registrato 1,109 progetti da fuori dall’estero nel 2019 – siano essi nuovi o espansioni di quelli già in essere – piazzandosi secondo nella classifica europea dietro la Francia (1,197) ma davanti alla Germania  (971). Per la prima volta dal 1997 lo UK ha ceduto il primo posto in classifica a un altro paese. Nel complesso il 2019 è stato un anno ottimo per i FDI in UK con un aumento del 5% degli investimenti a dispetto di una media europea che ha visto una crescita inferiore all’1%.

Londra però si piazza chiaramente in testa nel digital tech, attraendo 432 progetti dall’estero, circa il 30% del totale di quelli in Europa: l’aumento rispetto al 2018 è del 36% e di 114 progetti. Nell’ambito delle tecnologie digitali lo UK cresce 4 volte tanto la media europea nel settore, assicurandosi un numero di progetti superiori a quelli di Francia e Germania messe insieme. La maggior parte di questi investimenti viene dagli Stati Uniti e dall’Asia, con un aumento degli investimenti registrati nel venture capital del 44% rispetto all’anno precedente.

La ricerca dimostra che per la prima volta dal 2016 la fetta di torta di investimenti esteri nel paese è in aumento rispetto al totale degli investimenti in Europa. Un dato che dimostra come gli investitori abbiano introiettato il rischio dell’uscita dal Mercato Unico Europeo, che avverrà entro fine 2020. L’analisi di EY presenta un’altra caratteristica che può generare un sentiment positivo per gli investitori: secondo la ricerca il Regno Unito sarà il paese al mondo che si riprenderà per primo dall’impatto del coronavirus, e competerà al meglio sul mercato globale nell’attrarre gli investimenti post-pandemia.

Per il Presidente di EY UK, Steve Varley, “Londra ha avuto una performance notevole nel 2019, aumentando gli investimenti nei progetti di ricerca e sviluppo soprattutto nel digital tech e con una strategia orientata a privilegiare il valore degli investimenti sul lungo-periodo rispetto al volume totale”.

Uno dei punti più controversi dell’analisi riguarda le disparità con cui gli investimenti sono distribuiti nel paese. Naturalmente le grandi città la fanno da padrone, mentre la performance delle regioni è più ambigua. La quota di FDI che è stata immessa nelle capitali di Inghilterra, Scozia e Galles e nelle altre “core cities” del regno è cresciuta del 31% dal 1997 a oggi, mentre quella nelle città di media grandezza è passata dal 20 al 6% nello stesso periodo e quella nelle città costiere dall’8 all’1%.

 

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