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10g

Chi lavora al 10G negli Usa

Per il momento si tratta solo di test: l'organizzazione Usa per gli standard dei cavi CableLabs ha lanciato il collaudo della sua nuova tecnologia 10G in collaborazione con l'operatore via cavo Mediacom ed NCTA ad Ames, Iowa.

 

La prospettiva è allettante: un servizio Internet 10G, 10 volte più veloce delle reti 1G odierne, potrebbe rappresentare la nuova grande rivoluzione dell’industria tecnologica.

PER ORA SOLO TEST

Per il momento si tratta solo di test: l’organizzazione statunitense per gli standard dei cavi CableLabs ha lanciato il collaudo della sua nuova tecnologia 10G in collaborazione con l’operatore via cavo Mediacom Communications e l’associazione degli operatori via cavo NCTA ad Ames, Iowa.

Mediacom ha creato un laboratorio “smart home” cablato per banda larga 10G che consente a quest’ultimo di testare applicazioni avanzate per i consumatori. Questi includono dispositivi da cucina che combinano le tecnologie IoT per creare cibo, connessioni di telemedicina, automazione domestica, giochi elettronici, intrattenimento, applicazioni di realtà virtuale e aumentata alimentate dall’elettricità del corpo e una varietà di altre tecnologie, comprese applicazioni per la cura degli animali domestici, lavoro a distanza, apprendimento a distanza e lavaggio vetri. Inclusi video olografici, scrive digitaltveurope.com.

LA SFIDA DELE CITTA’

Ben presto però, la necessità di portare a tutti queste connessioni porrà una nuova sfida per le città che dovranno definire linee guida e policy per questa prossima generazione di banda larga via cavo. Internet 10G “sarà davvero necessario per garantire che gli Stati Uniti siano in prima linea nella crescita economica globale e nelle opportunità”, ha affermato Angie Kronenberg di INCOMPAS, l’associazione di categoria Internet e reti competitive, secondo quanto riferito da Axios.

IL DIGITAL DIVIDE NEGLI USA

CableLabs ha annunciato l’avvento del 10G a gennaio 2019 al Ces di Las Vegas. Tuttavia, almeno l’80% degli Stati Uniti è attrezzato per il servizio 1G , rispetto al solo 4% nel 2016. Ma il 10G è ancora considerato futuristico. L’attuale obiettivo è ottenere denaro per estendere la rete odierna alle aree scarsamente servite, in modo che i bambini non debbano prendere lezioni su un cellulare utilizzando il WiFi gratuito in un parcheggio di McDonald’s.

IL POLOCY PAPER DI INCOMPAS

INCOMPAS ha pubblicato un nuovo policy paper – pubblicato in anteprima da Axios – per far aprire gli occhi alle autorità americane sulla necessità immediata di finanziamenti alla banda larga.

Nel tempo, l’aspirazione è quella di costruire la rete in fibra necessaria per il 10G e mettere tutti in contatto.

NON CONFONDERE CON IL 5G

La banda larga 10G, che va nelle case delle persone e alimenta i loro computer, non deve essere confusa con il 5G, lo standard di nuova generazione. Si tratta di un’infrastruttura in fibra che “supporta sia la connettività cablata a casa sia la connettività wireless 5g”, ha affermato Kronenberg.

Per ora solo il 32% degli Stati Uniti ha accesso alla fibra. ”C’è molto da fare”, ha avvertito Kronenberg. Nelle città, questo significherà infilare la fibra lungo i pali del telefono o farla scorrere attraverso i condotti nelle strade o ancora scavare nuove trincee. Le città in primo piano includono San Francisco, Austin e Kansas City.

LO STUDIO NCTA

La scorsa settimana, l’NCTA – l’associazione Internet e televisione – ha pubblicato uno studio completo sul 10G.

Un autore del report Raul Katz, presidente della società di consulenza Telecom Advisory Services, ha detto ad Axios che il lancio di 10G rappresenterà “un salto di qualità”.

Da qui i consigli di Kronenberg ai funzionari della città americane che possono valere anche per l’Europa e l’Italia: pianificare un processo di autorizzazione efficace ed efficiente; aggiornare le mappe per rilevare dove si trovano i problemi di connettività; fornire reti “a prova di futuro” dando la priorità alla posa della fibra.

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