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Fattura Tax Free Shopping In Formato Elettronico

Che cosa dice Forbes di Stamp

La rivista Forbes, nella sua edizione internazionale, parla di Stamp, la startup che ha innovato lo shopping tax free, comparandola a Revolut – la fintech inglese valutata oltre 2 miliardi di euro e leader in Europa. Come funziona Stamp è una piattaforma digitale nata nel 2018 da un gruppo di tech manager italiani con finanziamenti…

La rivista Forbes, nella sua edizione internazionale, parla di Stamp, la startup che ha innovato lo shopping tax free, comparandola a Revolut – la fintech inglese valutata oltre 2 miliardi di euro e leader in Europa.

Come funziona

Stamp è una piattaforma digitale nata nel 2018 da un gruppo di tech manager italiani con finanziamenti internazionali che, per Forbes, sta cambiando il paradigma nell’industria del retail e del travel shopping, trasformando i negozi in Duty Free in città: luoghi dove i turisti possono fare acquisti direttamente senza pagare l’Iva, come negli aeroporti.

Secondo Forbes, la “disruption” di Stamp è paragonabile a quella della startup di carte di credito Revolut nel settore bancario. Entrambe le aziende pongono il consumatore al centro eliminando blocchi burocratici e costi ingiustificati: le commissioni e procedure delle agenzie di Tax Refund, nel caso di Stamp, le commissioni interbancarie nel caso di Revolut.

Cos’è il tax free shopping?

Come già approfondito su StartMag, l’esenzione dell’Iva è permessa grazie al Tax Free Shopping, un mercato da 10 miliardi di euro per il bel paese. Fino ad oggi, spiega Forbes, i clienti sono però costretti ad avvalersi di un pugno di agenzie di rimborso per riprendersi l’IVA inizialmente pagata in negozio. Finiscono così per pagare altissime commissioni – anche il 40% – sull’Iva, di cui parte viene addirittura trattenuta dal negozio stesso per il disturbo.

Antitrust in azione

In Francia, paese tra i top al mondo per tax free insieme al nostro, questa settimana l’antitrust ha avviato un’istruttoria contro le principali multinazionali di rimborsi, Global Blue e Planet, per presunte pratiche anticoncorrenziali con perquisizioni a tappeto negli uffici delle due agenzie, presenti anche in Italia.

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