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Slack, la chat per l’ufficio è pronta per l’Ipo? Numeri e concorrenti (Teams di Microsoft e Chime di Amazon)

La piattaforma di collaborazione per le imprese si sta preparando per un'offerta pubblica nel 2019, secondo il Wall Street Journal. La valutazione di Slack si aggira sui 7 miliardi di dollari. L'approfondimento sul settore in cui operano anche Teams di Microsoft e Chime di Amazon

Un’Ipo tecnologica da capogiro che non si vedeva dal debutto dello scorso anno di Snap, casa madre della app Snapchat, quando ha segnato una capitalizzazione di mercato da 24 miliardi di dollari. È quella che potrebbe vedere protagonista Slack. Secondo le indiscrezioni del Wall Street Jorunal il popolare servizio di chat per le aziende, si starebbe preparando al lancio di un’offerta pubblica iniziale per la prima metà del 2019.

VERSO IL DEBUTTO IN BORSA NEL 2019

Se nel 2017, il fondatore e ceo di Slack, Stewart Butterfield, dichiarava a Bloomberg che l’Ipo era ancora molto lontana, intanto raccoglieva 427 milioni di dollari, in un round di finanziamenti privato guidato da Dragoneer Investment Group e General Atlantic. Questo faceva seguito al round guidato dalla giapponese SoftBank che ha valutato la società quasi 5,1 miliardi di dollari. Complessivamente, Slack ha raccolto oltre 1 miliardo di dollari da quando è stato lanciata nel 2013 e ora le valutazioni di mercato sono sempre più elevate.

Le fonti del Journal hanno fatto sapere che mentre la società con sede a San Francisco non ha ancora assunto sottoscrittori, si sta attivamente preparando all’Ipo.

L’UNICORNO DELLA SILICON VALLEY

Lodato come il software di lavoro in più rapida crescita nella storia, con oltre 8 milioni di utenti attivi ogni giorno, Slack è considerata un unicorno della Silicon Valley ed è “dove il lavoro accade”. Recita così lo slogan di questa piattaforma online che offre la possibilità di portare l’ufficio ovunque tu ti trova. Su Slack si possono tenere riunioni o conversazioni a piccoli gruppi o a due; condividere file e agende e collaborazione su singoli progetti.

Secondo il Wsj oltre gli 8 milioni di utenti attivi ogni giorno, Slack vanta 3 milioni di utenti paganti per i servizi aggiuntivi della piattaforma.

NATA PER ERRORE

Nel 2013, Stewart Butterfield, uno dei fondatori del sito di photosharing Flickr, stava lavorando con suo team al lancio di un videogame. Il progetto è naufragato ma tutto il lavoro gestito da remoto con la sua squadra lo ha convinto che c’era uno spazio di innovazione nel campo delle chat istantanee. È nata così Slack che, a differenza del sistema delle mail, opera una gerarchia nei flussi di comunicazione che rende più agevole gli scambi e facile la ricerca di file e risalire a ciascun nucleo di conversazione.

RIVALI NEL BUSINESS SOFTWARE

Non tutto è comunque roseo, poiché nel campo della messaggistica istantanea sul posto di lavoro, Slack rivaleggia con Teams e Chime, i servizi lanciati rispettivamente dai colossi tecnologici Microsoft e Amazon. Proprio quest’ultimo aveva messo gli occhi su Slack l’anno scorso ed era pronto a lanciare un’offerta da 9 miliardi di dollari per la piattaforma di Butterfield, ma alla fine ha concluso l’affare con Chime, applicazione competitor di Skype. Nonostante il calibro della concorrenza, Slack resta ancora una scelta popolare per le imprese dal momento che continua a investire in servizi diversi per rispondere a tutte le esigenze.

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