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Come guizza Huawei nei brevetti degli smartphone 5G

In uno smartphone 5G ci sono 250.000 brevetti, di cui la percentuale più alta, oltre 100.000, è stata depositata da Huawei negli ultimi 5 anni.

 

Nonostante ban e sanzioni, Huawei continua a guidare lo sviluppo e l’avvento della quinta generazione di Internet. La società cinese, infatti, ha depositato oltre 10.000 brevetti sul 5G nel 2020.

5G: FINO A 6.9 TRILIONI DI PIL

La tecnologia 5G cambierà le nostre abitudini e soprattutto muoverà l’economia. Secondo un report di Huawei, infatti, al 2025 la catena del valore muoverà fino a 1.83 trilioni di dollari, con un sprint al Pil di 6.9 trilioni e 11 milioni di nuovi posti di lavoro.

A CHE PUNTO E’ L’ITALIA SUL 5G

L’Italia a che punto è? Si legge nel rapporto: “In termini di prestazioni 5G, che sono legate allo spettro e alla tecnologia, l’Italia è allineata con i paesi occidentali” (mentre gli Usa sono “ in ritardo a causa dei limiti dello spettro”).

ITALIA ULTIMA PER COPERTURA 5G

Va male, invece, in termini di disponibilità del 5G, ovvero sul fronte della “copertura” e sul “roll-out”: “L’Italia è l’ultimo Paese tra tutti i Paesi più industrializzati”, secondo i dati Opensignal. Tradotto: abbiamo poche radio base.

L’AVANZATA DI HUAWEI

La società cinese nel solo 2020 ha depositato oltre 10.000 brevetti sul 5G.

In uno smartphone 5G ci sono 250.000 brevetti di cui oltre 100.000 sono stati depositati da Huawei negli ultimi 5 anni. Circa la metà dei 250.000 brevetti sono Standard Essential Patents (SEP), con Huawei che possiede il più grande portafoglio al mondo di SEP.

STANDARD 3GPP

Huawei è anche l’azienda che ha maggiormente contribuito agli standard internazionali 3GPP: “Siamo pionieri in questo. Il nostro contributo a questi standard è del 20%. Abbiamo superato le società americane, ma anche Nokia ed Ericsson”, dice Luca Piccinelli, Head of Cybersecurity di Huawei Italia.

Ed è a questi standard che dovrà aderire anche la nuova tecnologia Open RAN, se vorrà essere presente nelle future reti di telecomunicazioni, secondo Piccinelli.

COSA SIGNIFICA RINUNCIARE A HUAWEI?

“Diciamo che se vogliono possono escluderci, nonostante la nostra tecnologia sia portante nella rete e nei device 5G. Ma a chi converrebbe? Non all’innovazione, all’economia e alle aziende”, dice aStart Magazine il presidente di Huawei Italia, Luigi De Vecchis: “Noi non solo abbiamo lavorato alla rete e abbiamo contribuito a costruirla, ma stiamo lavorando con le aziende per comprendere a pieno come questa tecnologia possa incentivare l’economia. Trasformiamo la competenza tecnologica in competenza applicata”. “Il rischio è che paghiamo lo scotto di pressioni geopolitiche che dovrebbero rimanere tali. Attaccando un’azienda tecnologica per motivi geopolitici si rischia di danneggiare l’economia e il percorso di digitalizzazione del Paese”, conclude De Vecchis.

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Di seguito le slide del rapporto Connection on Life.

 

5g huawei

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