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Faa SpaceX

Braccio di ferro tra SpaceX di Musk e la Faa negli Stati Uniti

Da una parte Elon Musk ha incolpato la Federal Aviation Administration (Faa) per i ritardi nei lanci di Starship. Dall'altra l'autorità americana attribuisce l'80% degli straordinari dell'agenzia proprio al lavoro per SpaceX

Battaglia senza esclusioni di colpi quella tra il patron di SpaceX, Elon Musk, e l’agenzia statunitense per la sicurezza aerea, Federal Aviation Administration (Faa).

Nonostante il recente successo della missione Polaris Dawn – il 15 settembre la navetta Crew Dragon di SpaceX è ammarata al largo delle coste della Florida, dopo che il suo equipaggio ha effettuato questa settimana la prima passeggiata spaziale privata della storia, con astronauti non professionisti – Elon Musk accelera sulle prossime sfide che attendono la sua società aerospaziale.

Di recente, il miliardario americano e SpaceX hanno riacceso le frizioni con l’autorità aeronautica statunitense, accusando la Faa di aver ritardato il prossimo lancio di Starship a fine novembre anziché a metà settembre. Martedì scorso la compagnia ha affermato che il ritardo “non era basato su una nuova preoccupazione per la sicurezza, ma piuttosto era dovuto a un’analisi ambientale superflua”. Tanto che Elon Musk è arrivato a insinuare su X (la piattaforma social di sua proprietà) che l’umanità non avrebbe mai raggiunto Marte riferendosi all’agenzia che avrebbe impedito alla sua azienda di andare sul pianeta rosso ritardando le licenze di lancio.

Da parte sua la Faa ha replicato che l’agenzia ha investito milioni di dollari di risorse per supportare altri lanci da SpaceX. La società è infatti responsabile dell’80% degli straordinari dei dipendenti della Faa.

Tutti i dettagli.

LE LAMENTELE DI MUSK

La scorsa settimana SpaceX ha affermato che l’approvazione della Faa per il quinto lancio del suo mega razzo Starship richiederà mesi in più di quanto inizialmente previsto. La società ha attribuito il ritardo ad “analisi ambientali superflue” piuttosto che da preoccupazioni per la sicurezza. Sempre Bloomberg ricorda che SpaceX ha affermato in precedenza che l’agenzia non ha le risorse necessarie e impiega troppo tempo con le approvazioni.

“Non porteremo mai l’umanità su Marte se continua così”, ha messo nero su bianco Musk nel già citato post su X.

LA POSIZIONE DELLA FAA

Ma la Federal Aviation Administration non ci sta a essere il capro espiatorio delle frustrazioni del patron di SpaceX.

Piuttosto, l’ente regolatore della sicurezza aerea degli Stati Uniti sta lavorando a un ritmo senza precedenti per tenere il passo con le richieste di licenza di lancio depositate proprio da SpaceX di Elon Musk.

“Lavoriamo molto bene con SpaceX. Abbiamo un dialogo molto forte con loro”, ha affermato Dan Murray, direttore esecutivo della sicurezza operativa presso l’Office of Commercial Space Transportation della Faa, precisando che “Ottengono la maggior parte delle nostre risorse perché svolgono la maggior parte delle operazioni”, riporta Spacenews.

“L’80% degli straordinari che registriamo, e questo significa centinaia di ore al mese, va a SpaceX”, ha aggiunto, riferendosi specificamente al suo ufficio.

LE PRECISAZIONI DELL’AGENZIA AMERICANA PER LA SICUREZZA AEREA

Murray ha anche detto che una revisione ambientale in corso è il principale fattore che ha causato nuovi ritardi nel programma di lancio con Starship di SpaceX, ma il programma è anche legato alle modifiche apportate dalla compagnia all’ambito del suo piano di volo. Murray ha replicato mercoledì, affermando che l’ufficio aveva aperto la strada a SpaceX per presentare domanda per più voli dopo l’ultimo lancio di giugno “con la stessa configurazione e lo stesso profilo”.

“Hanno scelto di fare qualcosa di diverso”, ha detto Murray. “Hanno cambiato idea. Noi abbiamo cambiato idea con loro”, riporta ancora l’agenzia internazionale.

IN ATTESA DEL PROSSIMO VOLO DI STARSHIP

E al momento niente data di lancio per Starship.

Murray ha spiegato infatti che la revisione della sicurezza per il prossimo volo di Starship non è stata ancora completata. Sia questo che la revisione ambientale sono fattori che hanno ritardato il prossimo lancio di Starship da metà settembre a novembre.

Mentre SpaceX ha affermato che i veicoli di cui ha bisogno per il suo quinto lancio di Starship sono pronti da agosto. Il prossimo lancio di prova vedrà il booster principale di Starship tentare di tornare al sito di lancio dopo il decollo, dove verrà catturato dalla torre di lancio di SpaceX, rileva Bloomberg.

Diversi elementi incidono sulla tempistica delle approvazioni per le domande di licenza di lancio, tra cui l’ambito del piano, la tempistica, la sicurezza e la “stabilità” della proposta, ha puntualizzato il dirigente della Faa, parlando in generale del processo di revisione dell’agenzia.

OBIETTIVO MARTE

D’altronde proprio il mega razzo Starship è al centro del progetto di Musk di “colonizzare” Marte. La scorsa settimana il patron di SpaceX ha delineato l’ambizioso progetto per il futuro sul pianeta rosso. “Le prime ‘Astronavi per Marte’ partiranno tra 2 anni, quando si aprirà la prossima finestra Terra-Marte. Non ci sarà equipaggio a bordo e saranno utilizzate per testare l’affidabilità di un arrivo senza danni su Marte”, dice indicando il primo step.

“Se l’atterraggio andrà bene, i primi viaggi con equipaggio verso Marte saranno effettuati tra 4 anni. Da lì in poi, il numero di voli crescerà in maniera esponenziale con l’obiettivo di costruire tra circa 20 anni le città in grado di sostenersi autonomamente”, ha aggiunto Musk, che pone come traguardo ultimo quello di “diventare multiplanetari” e consentire al genere umano di “non avere più tutte le nostre uova, letteralmente e metabolicamente, su un unico pianeta”.

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