skip to Main Content

Pitruzzella

Che cosa succederà alle bollette Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre dopo l’intervento dell’Antitrust

Nuova puntata della vicenda delle bollette telefoniche di Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre. Dopo che la settimana scorsa è arrivata la richiesta dell’Agcom di offrire “giorni gratis” di bolletta per rimborsare gli utenti, ieri a intervenire è stata l’Antitrust. Vediamo dettagli e commenti. LA PAROLA A PITRUZZELLA Con il nuovo obbligo di fatturazione passato…

Nuova puntata della vicenda delle bollette telefoniche di Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre. Dopo che la settimana scorsa è arrivata la richiesta dell’Agcom di offrire “giorni gratis” di bolletta per rimborsare gli utenti, ieri a intervenire è stata l’Antitrust. Vediamo dettagli e commenti.

LA PAROLA A PITRUZZELLA

Con il nuovo obbligo di fatturazione passato da 28 giorni a un mese, i principali operatori telefonici hanno introdotto aumenti sostanzialmente uguali in bolletta. Ma l’Antitrust non ci ha visto chiaro. E, complici anche le segnalazioni dei consumatori, è scesa in campo oggi imponendo la “sospensione cautelare” dei rialzi.

LA SOSPENSIONE DELL’INTESA

L’Antitrust ha ordinato la sospensione cautelare dell’attuazione dell’intesa tra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre che, tramite l’associazione di categoria Assotelecomunicazioni-Asstel, avrebbero coordinato la propria strategia commerciale connessa alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione delle offerte sui mercati della telefonia fissa e mobile, a seguito dell’introduzione dei nuovi obblighi regolamentari e normativi che hanno imposto la fatturazione su base mensile invece che sui 28 giorni.

LA NOTA DEL GARANTE

L’intesa, secondo l’Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella, è oggetto di una istruttoria avviata lo scorso febbraio. L’Antitrust, si legge in una nota, ha ritenuto che la documentazione acquisita durante le ispezioni confermi “prima facie” l’ipotesi istruttoria secondo cui le parti avrebbero comunicato, quasi contestualmente, ai propri clienti che la fatturazione delle offerte e dei servizi sarebbe stata effettuata su base mensile anziché su quattro settimane, prevedendo, al contempo, una variazione in aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, invece che 13.

LA DECISIONE DELL’AGCM

Pertanto, al fine di evitare il prodursi, nelle more della conclusione del procedimento, di un danno grave e irreparabile per la concorrenza e, in ultima istanza, per i consumatori, il Garante del mercato e della concorrenza ha adottato misure cautelari urgenti intimando agli operatori di sospendere l’attuazione dell’intesa oggetto di indagine e di definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti.

IL COMMENTO DEI CONSUMATORI

Sulla decisione del Garante è arrivato il plauso delle associazioni dei consumatori, che hanno visto ascoltate le proprie richieste. “Ottimo! Bene ha fatto a sospendere gli aumenti, in attesa del giudizio finale. Accolte le nostre richieste. Vittoria dei consumatori” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Si tratta di una importantissima vittoria in favore di milioni di utenti” gli fa eco il presidente di Codacons Carlo Rienzi. “Speriamo che il procedimento si chiuda con una condanna” si augura Dona.

LA VICENDA

Da dove parte il caso? I consumatori hanno denunciato a fine gennaio aumenti in bolletta generalizzati fra gli operatori dell’ordine dell’8,6%, verificatisi dopo lo stop alla fatturazione a 28 giorni. Per questo l’Antitrust ha aperto un procedimento per verificare la sussistenza di un’intesa. E la documentazione acquisita durante le ispezioni sembrerebbe confermare l’ipotesi secondo cui le parti avrebbero comunicato ai propri clienti, quasi contestualmente, che la fatturazione delle offerte e dei servizi sarebbe stata effettuata su base mensile e non piu’ su 4 settimane.

LA VARIAZIONE

Al contempo, però, è stata prevista una variazione in aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, invece che su 13. L’Antitrust spiega quindi che “al fine di evitare il prodursi, nelle more della conclusione del procedimento, di un danno grave e irreparabile per la concorrenza e, in ultima istanza, per i consumatori, ha adottato misure cautelari urgenti intimando agli operatori di sospendere l’attuazione dell’intesa oggetto di indagine e di definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti”.

L’INTERVENTO AGCOM

E’ della settimana scorsa anche la richiesta dell’Agcom di offrire “giorni gratis” di bolletta per rimborsare gli utenti. Diffidando Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre il Garante ha chiesto loro di posticipare l’emissione della prossima fattura di un numero di giorni pari a quelli “erosi” con l’emissione delle bollette a 28 giorni.

LA NOTA DI FASTWEB

Dopo la decisione dell’Antitrust di sospendere i rialzi nelle bollette in via cautelare, nell’ambito nell’ambito dell’istruttoria avviata a febbraio per verificare l’esistenza di un’intesa fra i principali operatori di tlc, Fastweb ribadisce in una nota, “di aver sempre agito correttamente e di aver costantemente perseguito politiche commerciali assolutamente indipendenti rispetto a quelle dei propri concorrenti”. Anche in relazione al tema della tempistica di fatturazione, rispetto alla quale l’Agcm (rpt, Agcm) ravvisa l’ipotesi di intese, Fastweb sottolinea come “la posizione dell’azienda sia sempre stata nettamente distinta da quella degli altri operatori sul mercato”. E’ passata alla fatturazione a quattro settimane più di due anni dopo i propri concorrenti” ricorda il gruppo e rispetto, invece, al ritorno alla fatturazione mensile, “si è attenuta rigorosamente alla tempistica dettata dalla normativa rilevante ed alle indicazioni fornite da Agcom in merito alle modalità di comunicazione”. “Soprattutto – prosegue la nota – in concomitanza con il ritorno alla fatturazione mensile, ha avviato una serie di elementi migliorativi dell’offerta”.

Back To Top