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Batosta tedesca da 2 milioni di euro per Facebook

Facebook ha ricevuto una multa di oltre 2 milioni di dollari in Germania per non aver comunicato tutta la quantità di contenuti illegali pubblicati sulla sua piattaforma

Poteva iniziare meglio la settimana per Facebook. Oggi l’Ufficio federale di Giustizia tedesco (BfJ) ha fatto sapere che al social network sarà imposta una multa da 2 milioni di euro dal momento che non è riuscito a soddisfare i requisiti di trasparenza per la gestione dei reclami di incitamento all’odio. Soltanto pochi giorni fa il Garante per la protezione dei dati personali italiano aveva applicato a Facebook una sanzione da un milione di euro per gli illeciti compiuti nell’ambito del caso Cambridge Analytica. Ecco i dettagli.

L’ILLECITO COMMESSO DAL GRUPPO DI MENLO PARK

Secondo l’Ufficio federale di Giustizia tedesco il il gigante del web ha creato un’immagine distorta dell’entità delle violazioni avvenute sulla sua piattaforma. La società guidata da Mark Zuckerberg ha fornito informazioni “incomplete” nelle relazioni obbligatorie sulla trasparenza dei contenuti illegali, come l’incitamento all’odio.

IN VIOLAZIONE DELLA LEGGE TEDESCA

In base infatti al Network Enforcement Act, entrato in vigore lo scorso anno in Germania, le piattaforme di social media sono tenute a pubblicare ogni sei mesi report che specificano il numero di reclami ricevuti relativi a contenuti illegali. Le aziende sono inoltre tenute a rimuovere i discorsi di incitamento all’odio e le notizie false entro 24 ore dal momento in cui vengono segnalate. In caso contrario, rischiano sanzioni fino a circa  50 milioni di dollari.

UN RAPPORTO INCOMPLETO

Secondo l’autorità tedesca, il rapporto redatto da Facebook per la prima metà del 2018 non riflette il numero effettivo di denunce su presunti contenuti illegali, che in Germania includono insulti antisemiti e materiale progettato per incitare l’odio contro persone o gruppi in base alla loro religione o etnia.

“Il rapporto elenca solo una piccola parte dei reclami relativi a contenuti illegali”, si legge nella nota, suggerendo che Facebook abbia anche reso difficile per i suoi utenti trovare il modulo per contrassegnare il contenuto illegale.

Nel rapporto contestato, che copre la prima metà dello scorso anno, Facebook ha elencato 1.704 contenuti illegali. Una cifra che stride con i 144.836 contenuti riportati da YouTube (di proprietà Google)  nello stesso periodo di tempo.

LA REAZIONE DI FACEBOOK

La società di Menlo Park si è dichiarata convinta che il suo rapporto fosse conforme alla legge tedesca in una nota. “Molti critici hanno sottolineato che ci sono alcune aree in cui questa legge manca di chiarezza”, ha detto un portavoce di Facebook. “Analizzeremo attentamente la nota informativa e ci riserviamo il diritto di presentare ricorso”.

PIÙ CHE UNA BATOSTA UN PIZZICOTTO

Come ha sottolineato Politico, la multa è una piccola somma rispetto al fatturato del primo trimestre di Facebook di oltre 15 miliardi di dollari. Tuttavia, la sanzione ha un grande peso simbolico. Per la prima volta infatti un paese europeo sanziona un colosso del web statunitense per non essere trasparente sul modo in cui gestisce l’incitamento all’odio. Senza contare che i 2 milioni richiesti dalla Germania si sommano al milione

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