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Addio Merkel

Dorothea Baer, chi è (e cosa farà) la nuova ministra tedesca al Digitale voluta da Merkel

Finalmente il governo tedesco ha deciso di concentrarsi sulla digitalizzazione: commenta così Deutsche Welle la nomina, che dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni, della conservatrice Dorothea Baer a ministro del Digitale. Il nascente governo con la grande coalizione guidata da Angela Merkel ha infatti deciso di dar vita al nuovo ministero per gli Affari digitali…

Finalmente il governo tedesco ha deciso di concentrarsi sulla digitalizzazione: commenta così Deutsche Welle la nomina, che dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni, della conservatrice Dorothea Baer a ministro del Digitale. Il nascente governo con la grande coalizione guidata da Angela Merkel ha infatti deciso di dar vita al nuovo ministero per gli Affari digitali e di affidarlo a una delle figure di spicco del Csu, compagine politica bavarese vicina alla Cdu della cancelliera. A quattro anni dalla presentazione dell’Agenda digitale congiunta dei ministri dell’Interno, dell’Economia e dei Trasporti tedeschi, viene formato un ministero ad hoc direttamente collegato con l’ufficio della cancelliera e guidato da una donna giovane, esperta di Internet e “ambiziosa”.

Il mantra della digitalizzazione

Il nuovo dicastero coordinerà tutte le iniziative legate allo sviluppo dell’Agenda digitale tedesca accelerandone l’attuazione. Si tratta di una mossa necessaria per completare il mosaico avviato con la strategia Industria 4.0 con cui la Germania vuole sancire il ruolo di locomotiva dell’economia europea anche nell’era digitale. Per farlo, però, deve recuperare il ritardo accumulato sul fronte delle infrastrutture in fibra ottica. “E’ come un mantra: la cancelliera Angela Merkel cita costantemente la digitalizzazione e sottolinea l’importanza di Internet a banda larga e dell’accesso capillare in tutte le regioni”, scrive Deutsche Welle. “Il termine è abbondantemente usato nel documento con cui è stata siglata la nascita della grande coalizione: 93 volte in 177 pagine”.

Germania ancora analogica

Ad oggi però manca alla Germania un piano concreto per passare da un “presente analogico a un futuro digitale”, ha denunciato l’associazione dell’industria digitale tedesca Bitkom: l’Agenda digitale varata nel 2014 non ha permesso al paese di diventare un campione della digitalizzazione. I dati della Federal network agency (BNetzA) confermano che quasi un terzo dei tedeschi non ha Internet fisso ultra-veloce e nelle aree rurali solo metà delle famiglie naviga su banda larga; nella classifica globale di Akamai “State of the internet”, la Germania è 25ma in Europa per velocità della connessione media.

Il ritardo sull’ultra-broadband si deve, secondo gli osservatori tedeschi, al peso dell’ex incumbent Deutsche Telekom che ha aggiornato le reti in rame con la tecnologia del vectoring, che non ha l’efficienza e la velocità della fibra ottica. Un altro fattore sarebbe la mancanza di “nativi digitali” ai più alti livelli della politica e la lentezza del governo federale nell’adottare strategie sul digitale: nel 2013 è stato creato un comitato parlamentare sulla Digital agenda ma può solo formulare raccomandazioni per altri comitati con poteri decisionali. I critici della Merkel ricordano che nel 2013 la cancelliera disse in un incontro con l’allora presidente degli Stati Uniti Barack che “Internet è una cosa tutta nuova per noi” – una frase sicuramente infelice ma che parte della stampa tedesca cita oggi come dimostrazione che la classe governativa non sta “al passo”.

La Baer è ambiziosa. Ma non farà tutto da sola

Esponente della Csu, Bavarian Christian Social Union, Dorothea Baer proviene dalla regione tedesca considerata l’avanguardia della digitalizzazione. Ha 39 anni e la stampa tedesca la definisce “determinata, ambiziosa e esperta del mondo Internet”; anche l’associazione delle Internet companies Eco la ritiene una politica capace che conosce le dinamiche del settore digitale e può favorirne lo sviluppo. La creazione del ministero agli Affari digitali soddisfa Bitkom; ora però le industrie del digitale si aspettano che la grande coalizione guidata dalla Merkel comunichi quante risorse – in termini di persone e denaro – saranno messe a disposizione della Baer. Bitkom e l’associazione federale degli operatori di banda larga fissa Breko chiedono di agire subito per portare connessioni Internet ultra-veloci in tutto il paese entro il 2025. Bitkom ha chiesto inoltre al governo tedesco di fissare “obiettivi più ambiziosi” per le sue politiche digitali, per esempio espandendo l’infrastruttura intelligente per i trasporti e varando norme sull’uso dei dat personali che trovino un equilibrio tra privacy e innovazione. Non tutto dipenderà dal dicastero della Baer: le connessioni in banda larga restano di pertinenza del ministero dei Trasporti e delle infrastrutture digitali e non ha caso la Baer ha detto che, nel suo compito portare la digitalizzazione sia nella Pubblica amministrazione che nelle imprese, spera di poter godere di ampi spazi di manovra e via libera dagli altri esponenti dell’esecutivo.

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