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Atterraggio pazzo per il razzo di SpaceX

Per la prima volta da quando SpaceX ha iniziato a recuperare il vettore Falcon 9, il razzo si è schiantato nell’oceano

Poteva andare peggio. Il rientro del Falcon 9 non è andato come previsto: mercoledì il razzo di SpaceX è finito infatti nell’oceano durante un tentativo di atterraggio dopo aver lanciato la capsula Dragon verso la Stazione Spaziale Internazionale.

RIENTRO NON PROPRIO CONTROLLATO

Il nuovissimo razzo Falcon 9 è decollato con successo, ma al rientro oscilla, gira su stesso e alla fine atterra in acqua anziché sulla piattaforma in cemento a Cape Canaveral.

In un tweet, il fondatore e ceo di SpaceX, Elon Musk, ha confermato che i motori sono riusciti a stabilizzare il razzo poco prima dell’impatto con la superficie dell’acqua, il che ha permesso di avere un atterraggio più morbido. Il problema nella discesa sarebbe dipeso dal blocco di un’aletta.

Sempre via Twitter, Musk ha affermato che SpaceX potrebbe essere in grado di recuperare il veicolo, sostenendo che non sia stato danneggiato durante l’ammaraggio tanto che continua a trasmettere informazioni dall’acqua. Il numero uno di SpaceX ipotizza che Falcon 9 potrebbe comunque essere riutilizzato per qualche “missione interna”, forse per un prossimo lancio di uno dei satelliti Internet Starlink ipotizza The Verge.

MISSIONE DRAGON

SpaceX ha precisato però che la missione principale era il lancio delle forniture Nasa nello spazio e finora tale missione è in pista. La navicella Dragon è programmata per raggiungere la Stazione spaziale internazionale l’8 dicembre. Il successo di Dragon rappresenterà un doppio record per l’azienda di Elon Musk: sia il ventesimo lancio di successo nel 2018 sia la sedicesima missione di servizi di rifornimento commerciale (CRS-16) verso la Iss.

INTERROTTA LA SCIA POSITIVA

Peccato per SpaceX: quello di ieri infatti è stato il primo atterraggio fallito di un razzo Falcon 9 da giugno 2016. Da allora, l’azienda ha recuperato i razzi per 26 volte. La compagnia è sempre più orientata verso un nuovo paradigma dei trasporti spaziali “a basso costo” che sfrutta la possibilità di riutilizzare i razzi per abbattere i costi di lancio.

Prima del 5 dicembre, il razzo di SpaceX non si è mai arrestato durante un tentativo di recupero. Più di due anni di tentativi riusciti hanno fatto sembrare l’operazione di routine.

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