Da aprile a settembre le esportazioni degli iPhone prodotti da Apple in India sono cresciute di quasi un terzo su base annua, raggiungendo un valore di circa 6 miliardi di dollari. Secondo le fonti di Bloomberg – si tratta di dati ancora riservati – entro la fine dell’anno fiscale 2024 il valore di queste esportazioni supererà i 10 miliardi.
UN’ALTERNATIVA ALLA CINA
Apple sta puntando molto sull’espansione della sua filiera manifatturiera in India, dove può beneficiare non solo dei sussidi offerti dal governo ma anche di una forza lavoro qualificata e dai costi non elevati. L’India, inoltre, rappresenta una valida alternativa alla Cina, un’importantissima base produttiva per la società statunitense, e le permette di mitigare i rischi associati alle tensioni politiche tra Pechino e Washington.
IL RUOLO DI FOXCONN, PEGATRON E TATA
Tre dei principali fornitori di Apple – ossia le taiwanesi Foxconn e Pegatron e l’indiana Tata – hanno degli stabilimenti dedicati all’assemblaggio degli iPhone nell’India meridionale. Stando alle informazioni di Bloomberg, da aprile a settembre la fabbrica di Tata nel Karnataka ha esportato iPhone per circa 1,7 miliardi di dollari. Foxconn vale da sola quasi la metà delle spedizioni di iPhone dall’India.
QUANTO CRESCONO LE ESPORTAZIONI INDIANE DI SMARTPHONE
Non ci sono state comunicazioni ufficiali, ma dai dati del governo indiano si apprende che gli iPhone rappresentano la maggioranza delle esportazioni di smartphone dall’India e che questa categoria di prodotti è quella più esportata negli Stati Uniti: nei primi cinque mesi dell’anno fiscale 2024 sono valsi 2,8 miliardi di dollari. Cinque anni fa, cioè prima che Apple espandesse le sue operazioni in India, le esportazioni di smartphone del paese verso gli Stati Uniti ammontavano a poco più di 5 milioni di dollari appena.
I PIANI DI APPLE PER L’INDIA
Nonostante la crescita, Apple possiede comunque una quota inferiore al 7 per cento nel mercato indiano degli smartphone, che è dominato dai marchi cinesi – più economici – Xiaomi, Oppo e Vivo. Secondo Bloomberg Intelligence, però, le vendite della società in India potrebbero raggiungere i 33 miliardi di dollari entro il 2030 grazie all’aumento del potere d’acquisto della classe media.
Apple assembla in India le versioni più costose dell’ultimo modello di iPhone, cioè i 16 Pro e 16 Pro Max. L’anno scorso la società ha aperto i primi due store nel paese, a Mumbai e a Nuova Delhi, e vorrebbe inaugurarne altri ancora, ad esempio a Bangalore (un importante polo tecnologico) e a Pune.
LA SITUAZIONE IN CINA
Anche se la rilevanza dell’India sta aumentando, la Cina continua a essere più importante sia per la produzione che per le vendite degli iPhone. Apple, però, sta riscontrando delle difficoltà nel paese: il mercato cinese è infatti dominato dai marchi nazionali come Vivo, Huawei, Oppo, Honor e Xiaomi; nel secondo trimestre del 2024 Apple si è posizionata solo al sesto posto della classifica sul market share.
Il calo di Apple in Cina è legato a diversi fattori, come il peggioramento del quadro economico ma anche il rafforzamento del sentimento nazionalistico tra la popolazione, che favorisce i prodotti locali rispetto a quelli statunitensi. Gli iPhone, inoltre, hanno perso quell’elemento di status symbol tra i cinesi per via della loro maggiore diffusione: un tempo erano piuttosto rari, un oggetto di culto e di lusso senza reali competitor, mentre oggi la concorrenza è aumentata e ha raggiunto livelli di qualità tutto sommato paragonabili.