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Privacy

Apple difensore della privacy, a tutti i costi. O forse no

Il contenuto delle conversazioni di iMessage è cifrato, ma Apple registra data, ora, indirizzo IP e la persona che stiamo contattando. E il rispetto della privacy tanto sbandierato? Quando un utente invia un messaggio a qualcuno attraverso la funzione iMessage di Apple, la casa di Cupertino cifra che i messaggi tra i dispositivi, in modo…

Il contenuto delle conversazioni di iMessage è cifrato, ma Apple registra data, ora, indirizzo IP e la persona che stiamo contattando. E il rispetto della privacy tanto sbandierato?

Quando un utente invia un messaggio a qualcuno attraverso la funzione iMessage di Apple, la casa di Cupertino cifra che i messaggi tra i dispositivi, in modo che solo il mittente e il destinatario possano leggere il suo contenuto. Ma le cose non sono proprio così semplici e lineari. E nemmeno così sicure. Secondo un rapporto del sito di news della Intercept, infatti, non tutti i dati relativi ad iMessage godono dello stesso livello di protezione. Non solo: sembrerebbe che Apple registri tutte le persone che contattiamo e, in caso di ingiunzione, li consegnerebbe alla polizia.

Si tratta, come scrive il Washington Post, di una notizia che stupisce. E non poco. Apple, infatti, dopo la battaglia con il dipartimento di Giustizia, che aveva chiesto a Cupertino di creare una backdoor per accedere all’iPhone di uno dei terroristi della strage di San Bernardino, è diventata simbolo della protezione della privacy.

Privacy: quali dati Apple Registra

privacySempre secondo quanto riportato da Apple, quando un utente invia un messaggio sulla chat, l’app automaticamente si collega ai server dell’azienda per verificare che il nostro interlocutore abbia un account. La casa della Mela, vede e registra, dunque, chi stiamo provando a contattare, oltre che la data, l’ora e l’indirizzo IP. Indirettamente potrebbe anche ottenere informazioni sulla posizione degli utenti.

I dati, ha rassicurato Apple, vengono conservati per 30 giorni e poi cancellati. Ma, si sa, quando i dati ci sono, la polizia con delle ordinanze del tribunale potrebbe riuscire ad averle. Non solo: se la funzione di registrazione esiste, in corso di indagine, la polizia potrebbe anche chiedere di prolungare i giorni di conservazione delle informazioni.

Quando le forze dell’ordine ci presentano un mandato di comparizione valido o ordine del tribunale, forniamo le informazioni richieste se sono in nostro possesso,” hanno riferito da Apple al Washington Post. La casa di Cupertino, comunque, ha rassicurato che il contenuto delle conversazioni sia cifrato, nel rispetto della privacy degli utenti.

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