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Anche Gpt5 di OpenAI ha limiti (e Altman lo sa)

Gpt-5 segna sicuramente un passo avanti nel perfezionamento dell'esperienza utente e dell'efficienza operativa, ma non rappresenta ancora la svolta radicale promessa da OpenAI. Fatti e commenti

 

Dopo due anni di attesa OpenAI ha rilasciato il suo nuovo atteso modello di linguaggio Gpt5. “Gpt3.5 era come uno studente del liceo, Gpt4 uno studente universitario. Ora con Gpt5 sembra di dialogare con un vero esperto. Ho provato a tornare alla versione precedente ed è stato penoso, è come passare da un iPhone a un vecchio cellulare”.

Ha presentato così Sam Altman il nuovo arrivato in casa OpenAI. Tuttavia, stando agli annunci, Gpt5 non è rivoluzionario come si vociferava un anno fa e secondo la MIT Technology Review “è ancora ben lontano dall’intelligenza artificiale generale (Agi)” – cosa che ha dovuto ammettere anche lo stesso Altman.

CHE MODELLO È GPT-5

Gpt-5, come annunciato da Altman, è ora disponibile per tutti – con alcune limitazioni per gli utenti senza abbonamento – e alimenterà la prossima generazione di ChatGpt. Secondo quanto riportato da TechCrunch, si tratta del primo modello “unificato” della compagnia, capace di combinare la potenza di ragionamento della serie “o” con la velocità di risposta tipica della serie Gpt, il che rappresenta un passo avanti verso lo sviluppo di intelligenze artificiali più simili ad agenti che a semplici chatbot.

A oggi oltre 700 milioni di persone ogni settimana dialogano con ChatGpt.

UN PASSO AVANTI MA ANCORA LONTANO DALL’AGI

Il Ceo di OpenAI ha descritto Gpt-5 come “il miglior modello al mondo”, un salto significativo verso l’Agi, pur ammettendo che è “ancora lontano” da quel traguardo perché, come ha spiegato Altman, manca ancora una componente essenziale, ovvero la capacità del modello di apprendere continuamente una volta distribuito.

Per fare un esempio, Altman ha paragonato il modello ai display Retina di Apple: più gradevoli da usare, ma non trasformativi. Il modello, scrive la MIT Technology Review, è più veloce, meno costoso da eseguire e presenta un’interfaccia più fluida, ma non rappresenta un balzo evidente verso l’Agi.

PIÙ MARKETING CHE ALTRO?

Anche secondo la professoressa Carissa Véliz, dell’Institute for Ethics in AI, il lancio di Gpt-5 potrebbe non essere così rivoluzionario come suggerisce la comunicazione di OpenAI: “Per quanto impressionanti, questi sistemi non sono ancora davvero redditizi”, ha detto, aggiungendo che le attuali IA imitano, ma non emulano davvero il ragionamento umano.

Véliz avverte pure del rischio che il settore stia puntando troppo sulla narrazione ottimistica: “C’è il timore che si debba mantenere vivo l’entusiasmo o la bolla potrebbe scoppiare. Potrebbe trattarsi, in larga parte, di marketing”.

Per il corrispondente IA della Bbc, Marc Cieslak, che ha avuto accesso esclusivo a Gpt-5 prima del suo rilascio ufficiale, “a parte alcune differenze cosmetiche minori, l’esperienza è stata simile a quella dell’uso del precedente chatbot […] Ora il sistema è alimentato da quello che viene definito un modello di ragionamento, il che significa che riflette più a fondo per risolvere i problemi, ma questo sembra più un’evoluzione che una rivoluzione tecnologica”.

COSA SA FARE GPT-5

Gpt-5, spiega TechCrunch, si distingue per prestazioni elevate nella programmazione, nella scrittura e nella risoluzione di compiti complessi. In alcuni casi ha superato i modelli concorrenti di Anthropic e Google e un ingegnere di OpenAI ha mostrato come il modello riesca a creare da zero un sito interattivo, generando in pochi secondi centinaia di righe di codice funzionante.

Tuttavia, Clémentine Fourrier, ricercatrice presso HuggingFace, sottolinea che il modello ha ottenuto un buon punteggio ma non ancora eccellente, considerando l’alto livello di aspettativa.

Anche in ambito creativo mostra miglioramenti sostanziali. Secondo Nick Turley, vicepresidente di ChatGpt, il modello ha una risposta più naturale e dimostra un “migliore senso estetico” rispetto ai modelli precedenti.

Gpt-5 introduce poi nuove funzionalità di personalizzazione in ChatGpt, come la possibilità di scegliere tra quattro stili di personalità: Cynic, Robot, Listener e Nerd.

RISCHI RIDOTTI

Il nuovo modello, stando a quanto annunciato, è meno soggetto ad “allucinazioni”, ovvero risposte errate o inventate: solo il 4,8% dei casi, rispetto al 22% di Gpt-4o. Inoltre, afferma The Verge, è più abile nel rilevare richieste pericolose, distinguendole da richieste innocue, e più trasparente nel riconoscere quando non è in grado di rispondere in modo accurato.

OpenAI ha anche dedicato particolare attenzione al miglioramento delle risposte in ambito sanitario, pur avvertendo che non è consigliabile affidarsi al chatbot come sostituto di un medico.

IN CHE MOMENTO ARRIVA GPT-5

Il rilascio, osserva il Wall Street Journal, arriva dopo un anno di forte crescita dei ricavi per OpenAI, che continua però a registrare perdite significative. L’azienda sembra aver superato, almeno in parte, le preoccupazioni legate alla sua struttura di governance instabile e alla fuoriuscita di alcuni dirigenti chiave, alcuni dei quali hanno fondato nuove startup.

Nonostante queste turbolenze, gli investitori restano fiduciosi: ritengono che innovazioni come Gpt-5 continueranno a sostenere l’espansione dell’azienda e a consolidarne il ruolo di guida nella trasformazione economica in atto.

Tra l’altro, come riportato anche da Start, OpenAI è attualmente in trattative preliminari con la società di venture capital Thrive Capital per una vendita secondaria di azioni che porterebbe la valutazione dell’azienda a 500 miliardi di dollari – circa il 66% in più rispetto al suo ultimo round di finanziamento. Se confermato, l’accordo renderebbe OpenAI la società privata con la valutazione più alta al mondo. Solo la scorsa settimana, inoltre, la software house ha raccolto altri 8,3 miliardi di dollari da investitori di primo piano, tra cui Sequoia Capital e Fidelity Management.

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