Quando ancora i videogiochi erano un ambiente “sterile” si dibatteva se fosse giusto introdurre pubblicità di altri marchi, banalmente se lo sviluppatore di un titolo di calcio potesse mettere cartelloni con brand veri per popolare il bordocampo come accade negli stadi reali. Sono discussioni di uno o più secoli fa, visto che poi i giochi sono stati invasi da microtransazioni, acquisti in-game e perfino meccaniche riconducibili all’azzardo (i cosiddetti loot box, acquisti di pacchetti chiusi, dal contenuto ignoto) che non mancano di far tribolare i legislatori di tutto il mondo. In Cina, per esempio, le transazioni digitali in-game sono vietate ai bambini sotto gli 8 anni, mentre i giovanissimi tra gli 8 e i 16 anni possono spendere un massimo di 50 Yuan a transazione, per un totale di 200 al mese. I parlamenti del Vecchio continente si muovono, al solito, a macchia di leopardo nell’attesa che l’Ue detti limiti ben precisi e comuni rivolti a quei titoli che potrebbero spingere gli utenti ad acquisti compulsivi.
COS’È AMAZON ANYWHERE
Insomma, la monetizzazione all’interno del videogame non è più un fatto nuovo, che possa fare notizia. Nessuno, però, aveva mai pensato di rendere i videogiochi estensioni del proprio e-commerce. Nessuno fino ad Amazon che con Anywhere offre un nuovo servizio B2B, ovvero destinato alle aziende, che nel caso di specie sono le software house che sviluppano videogiochi. Quelle che stringeranno accordi con la multinazionale di Andy Jassy potranno dare la possibilità ai propri videogiocatori di fare acquisti direttamente all’interno del videogioco, senza quindi dover passare all’app di Amazon.
COS’È PERIDOT, POSSIBILE NUOVO FENOMENO STILE POKéMON GO
A fare da apripista Peridot, videogioco per smartphone sviluppato da Niantic, la stessa di Pokémon Go. E dal software patrocinato da Nintendo (che ha portato nelle casse del gruppo nipponico oltre 6 miliardi dal debutto, di fatto un miliardo all’anno) il nuovo titolo prende parte del concept, basato sulla realtà aumentata per allevare cuccioli virtuali dal design morbidoso.
«Dopo aver collegato il proprio account Amazon a Peridot – si legge in una nota dell’azienda – è possibile trovare prodotti a marchio Peridot». Amazon Anywhere consente, insomma, con rapidi “tap” sul visore dello smartphone, di farsi recapitare dai magazzini del colosso dell’e-commerce prodotti griffati appartenenti a quel dato universo videoludico.
GLI SFORZI DI AMAZON PER TORNARE A CORRERE
La novità di Amazon Anywhere non mancherà di far discutere, per gli stessi motivi elencati in apertura. Immaginiamo che nei prossimi giorni i meccanismi saranno passati anche al vaglio delle varie autorità di tutti i Paesi per capire se sono compatibili con software destinati ai più piccoli.
Ma il colosso fondato da Jeff Bezos ha del resto bisogno di tornare a correre, ora che si sono esauriti gli effetti della sbornia pandemica. Nel 2022, infatti, il gigante in Europa ha chiuso con ricavi a 50,8 miliardi contro 51,3 miliardi del 2021; e stando a quanto riporta il Corriere della Sera l’anno scorso la perdita della capofila retail con sede in Lussemburgo è triplicata a 3,4 miliardi. Dal 2004, anno della fondazione, a oggi, non si erano mai registrati frenate di portata simile che stanno portando il colosso al licenziamento di 27mila dipendenti per l’anno in corso.