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5G, ecco come Huawei pizzica il governo Lega-M5S (e strattona Ericsson e Nokia)

Che cosa ha detto oggi il numero uno di Huawei Italia, Thomas Miao

Regole uguali per tutti. Dopo mesi dall’annuncio del golden power sul 5G, Huawei risponde al governo italiano tramite le parole dell’amministratore delegato di Huawei Italia, Thomas Miao.

La società di Shenzen, che promette in Italia 3,1 miliardi di investimenti, annuncia che non è disposta a scendere a compromessi e chiede che il golden power valga per tutti, non solo per gli operatori cinesi, di fatto. Andiamo per gradi.

REGOLE UGUALI PER TUTTI

Thomas Miao ha chiesto regole trasparenti per l’applicazione del golden power sul 5g in Italia (qui i dettagli): “Voglio chiedere regole trasparenti, efficienti e giuste”, ha detto il ceo durante una conferenza stampa tenutasi in occasione della sponsorizzazione della mostra “Leonardo mai visto” al Castello Sforzesco di Milano.

Il potere straordinario del governo sulla nuova tecnologia, spiega il Ceo, “si applica solo ai fornitori non europei, invece, dovrebbe essere rivolto a tutti, perché la tecnologia è neutrale e non è legata a questioni geopolitiche”, aggiunge Miao. Un siluro indiretto a Ericsson e Nokia?

GOLEDN POWER PER TUTTI SE SI VUOLE GARANTIRE SICUREZZA

Allargare la platea dei soggetti da assoggettare al golden power, assicurerebbe al nostro Paese “una infrastruttura sicura e affidabile. E’ una grande necessità per il paese essere pronti prima del lancio” della rete ultraveloce, sostiene Miao.

LA PERPLESSITÀ SUI TEMPI

E ancora. Tra le cose che a Miao non piacciono del decreto sul golden power per il 5G sono anche le tempistiche. Il governo “ha aumentato da 25 a 165 i giorni necessari” per una idonea valutazione dei rischi e possibili violazioni alla sicurezza nazionale.

“Non dovrebbe volerci così tanto tempo per l’approvazione” degli accordi tra i fornitori e gli operatori telefonici, spiega Miao.

UN INCONTRO CON IL GOVERNO

Huawei “non ha sottoposto alcun documento sulla sicurezza informatica della propria tecnologia”, ha aggiunto Miao in un’intervista a Wired: “Speravamo di avere l’occasione di fare un incontro con il governo e poi di sottoporre la nostra posizione ufficiale. Al momento non siamo stati invitati a nessun incontro, ma io e la mia squadra siamo pronti”.

GLI INVESTIMENTI IN ITALIA

Golden power a parte, Huawei crede ancora nel mercato italiano e ha programmato investimenti per 3,1 miliardi di dollari in Italia nel prossimo triennio: “Nel budget 2019-2021 ci sono 1,2 miliardi di dollari in marketing e operazioni, 1,9 miliardi per gli acquisti da fornitori locali e 52 milioni in ricerca e sviluppo”, ha spiegato il numero uno di Huawei Italia.

FINO A 3.000 POSTI DI LAVORO

Huawei conta oggi 800 dipendenti in Italia e nel prossimo triennio dovrebbe creare altri 1.000 posti di lavoro, che diventeranno 3mila con l’indotto. Huawei investe 1,5 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo centro per l’innovazione in Italia. Si tratta del ‘Microelectronics Innovation Lab’, il laboratorio che opererà nel campo della microelettronica e delle tecnologie ad alta frequenza,realizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca di Milano e l’Università di Pavia. Il nuovo laboratorio sarà operativo da settembre e impiegherà una quindicina di ricercatori, incluso personale di Huawei, all’interno dell’ateneo pavese.

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