skip to Main Content

Fintech

Fintech: nel mondo “tira” ma in Italia no. Ecco “Magi Wand” per rilanciarlo

Si tratta del più interessante programma di accelerazione per startup sul panorama italiano. Le imprese selezionate verranno guidate passo passo nello sviluppo del loro business e contribuire e innalzare la quota di investimenti italiani fermi a 135 mln contro i 4 mld del Regno Unito Secondo i dati forniti da KPMG, il finanziamento globale del…

Si tratta del più interessante programma di accelerazione per startup sul panorama italiano. Le imprese selezionate verranno guidate passo passo nello sviluppo del loro business e contribuire e innalzare la quota di investimenti italiani fermi a 135 mln contro i 4 mld del Regno Unito

Secondo i dati forniti da KPMG, il finanziamento globale del settore Fintech continua a rimanere forte con 8,2 miliardi di dollari investiti nel terzo trimestre del 2017. Una cifra bassa se paragonata al raddoppio che il settore ha visto nel secondo semestre dello scorso anno quando si raggiunsero i 9,3 miliardi di dollari. Anche se il volume degli affari è leggermente diminuito nell’ultima parte dell’anno, gli investimenti in Fintech sono stati superiori ai 6,3 miliardi raccolti nel terzo trimestre del 2016. Al primo posto della classifica si posizionano naturalmente, gli Stati Uniti che nell’ultima parte dell’anno hanno raccolto 5 miliardi di dollari distribuiti su 142 deal. Una parte importante dell’industria Fintech è rappresentata dal mercato della blockchain. Secondo i dati di Research and Markets, le dimensioni del mercato globale dovrebbero raggiungere 7.683,7 milioni di dollari entro il 2022. “Il mercato delle Fintech continua a evolversi rapidamente con una crescente diversità di partecipazione, fonti di finanziamento, diffusione geografica e aree di interesse – ha ammesso Ian Pollari, Global Co-Lead di KPMG Fintech -. Stiamo assistendo all’emergere di leader Fintech che stanno cercando di espandersi a livello internazionale e a giganti della tecnologia che stanno provando a creare nuovo valore per i loro clienti. Si tratta di una tendenza che dovrebbe continuare e potrebbe costringere le istituzioni finanziarie ad adottare misure più audaci di risposta”.

L’Italia si presenta in ritardo all’appuntamento del Fintech

Nel quadro mondiale, ma anche a livello europeo, l’Italia si trova in una situazione di netto ritardo. A certificarlo è stata l’indagine conoscitiva condotta nel 2017 dalla Banca d’Italia su un campione di intermediari selezionati: “Nonostante la dichiarata attenzione e il numero non trascurabile di iniziative censite (283), la limitata portata degli investimenti programmati (135 milioni di euro) testimonia la rilevanza ancora comparativamente modesta del settore in Italia”. Solo per fare un esempio, la Gran Bretagna che nel Vecchio Continente rappresenta il primo mercato della tecnofinanza, il 2017 ha portato 4,05 miliardi di dollari di investimenti quasi il doppio del 2016 (2,21 miliardi) secondo i dati di London & Partners.

Al Fintech Disctrit di Milano parte l’incubatore “Magic Wand”

Il programma di accelerazione “Magic Wand battezzato in settimana al Fintech Disctrit di Milano dall’incubatore Digital Magics, in collaborazione con diversi grandi operatori (fra cui Bnl Gruppo Bnp Paribas, Credito Valtellinese, Intesa Sanpaolo, Banca Sella, Società Reale Mutua di Assicurazioni e Ubi Banca), va per l’appunto nella direzione di aumentare il giro d’affari italiano. Dall’assicurazione social tramite community di utenti al sistema per la creazione e archiviazione di fatture e documenti di vendita; dalla piattaforma assicurativa automatica per raccogliere e analizzare dati al robo advisor degli investimenti della finanza alternativa. Sono alcuni esempi dei modelli di business innovativi su cui si concentrano i progetti delle startup selezionate per partecipare all’iniziativa milanese. Magic Wand offrirà alle startup, scelte dalla giuria, un primo grant di 5.000 euro unitamente a un percorso di mentorship di 6 mesi, molto articolato, e a ulteriori grant per le startup che dimostreranno le migliori performance rispetto agli obiettivi di crescita. A marzo, ovvero a conclusione del secondo mese del programma di accelerazione, si svolgerà infatti una seconda selezione, che consentirà alle 6 startup, che hanno dimostrato di poter crescere secondo gli obiettivi stabiliti, di proseguire e concludere il percorso di accelerazione, ricevendo un secondo grant di 15.000 euro, partecipando alla fase finale dell’Investor Day di Magic Wand – evento esclusivo con i più importanti investitori italiani e internazionali – e avendo l’opportunità di entrare nella squadra di Digital Magics. fintech

Fra i progetti selezionati e pronti a partire con il programma c’è un po’ di tutto. #InvestFT, per esempio, è un robo advisor che collega in un unico portale tutte le opportunità offerte dalle piattaforme italiane ed europee di peer to peer lending, equity crowdfunding, invoice trading e real estate crowdfunding. Cloudesire abilita operatori finanziari e service provider a distribuire prodotti e servizi di ogni tipo, con pagamenti a consumo. Axieme e Coverholder propongono, invece, la prima un servizio di polizze di “gruppo” social e la seconda una piattaforma che sfrutta algoritmi per semplificare e personalizzare il processo di intermediazione assicurativa. EasyTax Assistant, è un assistente virtuale che aiuta a gestire le spese passive. Moneymour, infine, è un metodo di pagamento per l’e-commerce che permette di ricevere prestiti istantanei per concludere gli acquisti online e pagare l’importo a rate.

Back To Top