Fintech e Insurtech sono due settori in rapida espansione che, oltre a rivoluzionare i mercati bancari e assicurativi, stanno permettendo, anche in Italia (dove si sta attendendo il via del Sandbox), la nascita di un alto numero di startup e PMI che finiscono nell’orbita e nell’indotto dei colossi del settore, in ottica open innovation. Ma come si stanno muovendo le big internazionali, soprattutto quelle che al momento operano nei terratori extra-Ue? Lo descrive con dovizia l’ultimo report del Politecnico di Milano.
NOVITA’ DAGLI USA?
Il 35% dei 55 attori non finanziari analizzati offre anche servizi finanziari non strettamente collegati al proprio core business, diretti a nuovi clienti (“Open Finance Oriented”). Il 18% offre ai propri clienti servizi finanziari scollegati dal prodotto core (definiti “Explorer”), mentre vi è un solo caso di azienda che offre un servizio legato al proprio core business, ma a nuovi clienti, operando come “Trojan Horse”. Ma l’aspetto più rilevante riportato dagli analisti del Politecnico di Milano riguarda il fatto che alcuni dei colossi dell’era di Internet, come Amazon e Tencent (che, al momento, offrono una parte della loro gamma di servizi finanziari solo fuori dall’Europa), vengono dati “in arrivo” anche nel nostro continente.
L’EUROPA NEL MIRINO DI AMAZON, GOOGLE, APPLE E FB?
Approfondendo ancora sulle realtà che offrono la propria gamma di servizi finanziari esclusivamente in aree geografiche extra-EU ma che “potenzialmente potrebbero estendere con una relativa facilità questi servizi anche in Europa”, vengono segnalate: Amazon, che negli USA offre anche un servizio di Revolving Credit Line accessibile a tutti i venditori sulla propria piattaforma; Google, che negli USA offre anche finanziamenti a propri partner tramite un accordo con Lending Club; e Apple, che negli USA offre coperture assicurative più complete per i propri prodotti e da quest’anno la carta di credito Apple Card. Da citare poi Facebook, che al momento non offre alcun servizio finanziario in Europa, ma negli USA continua a offrire servizi di pagamento mobile.
L’ORIENTE ALL’ARREMBAGGIO DEL VECCHIO CONTINENTE?
Dall’Asia potrebbero attivarsi Alibaba e Tencent che in Europa offrono solo il proprio servizio di pagamento (rispettivamente AliPay e WeChat Pay). In terra natale offrono ai clienti un ecosistema ampio di servizi finanziari, inclusi quelli di investimento. C’è poi Samsung, che in USA e Asia offre sistemi di pagamento più avanzati rispetto all’Europa (ad esempio i servizi di trasferimento P2P) e che in Asia ha fondato una propria compagnia di assicurazioni.
COSA FANNO LE BIG DEL FINTECH E INSURTECH?
Guardando nel dettaglio i singoli settori del Fintech e Insurtech presi in esame – scrivono gli analisti dell’Osservatorio Fintech e Insurtech, in quello retail prevale l’offerta di servizi assicurativi (43% del totale), che spaziano da coperture legate al prodotto venduto, come per esempio Amazon Protect, fino ad arrivare a coperture più ampie. C’è poi un equilibrio tra i servizi di pagamento e trasferimento (24%) e si fa l’esempio delle carte di credito offerte da Auchan, e quelli di prestiti e finanziamenti (22%), come i mutui personali offerti dal Retailer inglese ASDA. “In questo settore – si legge nello studio – l’11% dei servizi è rappresentato da conti corrente o deposito, offerti in forma di “virtual account”, come quello di Amazon, o come veri e propri conti bancari, offerti ad esempio da Carrefour Bank”.
I CASI ENEL, SORGENIA E A2A
Tornando invece alle realtà di casa nostra, nella categoria Utilities vi è la presenza di un buon numero di attori che si stanno muovendo per offrire prodotti finanziari innovativi, dalle soluzioni a pagamento diversificate a pacchetti studiati per alcune categorie di utenti. È il caso di Enel X, che ha ottenuto la licenza per diventare Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), oppure Sorgenia, che accetta pagamenti in Bitcoin. Viene infine citata la milanese A2A, che presenta ai propri clienti over 65 una tariffa che include un’assicurazione contro gli infortuni.
COSA SUCCEDE NEL SETTORE AUTO
L’offerta del settore Automotive è dominata da servizi assicurativi e di finanziamento (rispettivamente 36% e 37% del totale), sia associati all’autoveicolo acquistato dal consumatore sia, in alcuni casi come quello di Volkswagen, offerti al pubblico tramite una vera e propria banca. Il 100% degli attori considerati offre sia servizi assicurativi sia di finanziamento, a dimostrazione di una attività consolidata da parte di questo settore.