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Ecco come sarà la Blockchain Bank

Il progetto di Babb sarà operativo entro fine anno con servizi che faranno concorrenza al sistema tradizionale Lo slogan è senza dubbio accattivante con il suo “Everyone is a bank”, cioè “Tutti possono fare da banca”. Punta proprio sulla semplicità di poter aprire un conto corrente con un semplice selfie il progetto di Babb (bank…

Lo slogan è senza dubbio accattivante con il suo “Everyone is a bank”, cioè “Tutti possono fare da banca”. Punta proprio sulla semplicità di poter aprire un conto corrente con un semplice selfie il progetto di Babb (bank account based blockchain) una piattaforma bancaria decentralizzata che fornisce a chiunque, in qualsiasi parte del mondo, la possibilità di avere un conto o di accedere a finanziamenti P2P, garantendo identità e transazioni grazie alle proprietà della blockchain.

UNA ICO PER FINANZIARE I PROGETTI DI BANCA BASATA SULLA BLOCKCHAIN

BlockchainDi recente la Babb, che ha sede nell’acceleratore Fintech Level39 a Canary Wharf a Londra, ha annunciato di aver collocato con successo una Ico da 20 milioni di dollari con l’obiettivo da portare a termine entro fine anno, l’apertura dei primi conti bancari regolamentati basati su blockchain. L’azienda sta sviluppando una piattaforma bancaria decentralizzata per fornire a chiunque nel mondo un conto bancario, una carta di pagamento e l’accesso alla sua rete globale peer-to-peer, progettata per le persone che sono escluse o insoddisfatte dalle banche esistenti. I fondi raccolti attraverso l’Ico serviranno appunto ad avviare lo sviluppo della piattaforma di blockchain banking, l’applicazione di mobile banking e la carta di pagamento decentralizzata, la Black Card.

A FINE ANNO IL LANCIO DELL’APP

Babb lancerà la sua app mobile nel quarto trimestre del 2018, sul modello di un precedente prototipo realizzato nel 2017. L’applicazione mobile offrirà inizialmente la possibilità di aprire un conto bancario utilizzando il riconoscimento facciale e vocale e di effettuare transazioni nazionali e internazionali, con funzionalità più avanzate da seguire nel 2019.  Paul Johnson, tra i numeri uno di BABB e veterano di Lloyds Bank e Aldermore Bank ha ammesso di aver ricevuto “un buon feedback” dalla Banca d’Inghilterra per avviare la seconda fase riguardante il business plan e la spiegazione di come BABB “rispetterà le normative e raggiungerà gli obiettivi”.

IL CEO AVERROES VUOLE DARE RISPOSTA AGLI INSODDISFATTI DELLE BANCHE TRADIZIONALI blockchain

L’idea del Ceo di Babb Rushd Averroes, di origine yemenite ma cittadino britannico a tutti gli effetti, è quella di spalancare completamente le porte delle banche alla microeconomia dei paesi in via di sviluppo e sviluppati sulla scia del modello della Grameen Bank di Muhammad Yunus che quarant’anni fa puntava sul microcredito in un’ottica di sviluppo dell’imprenditorialità per dare la risposta alla difficoltà di accesso al credito degli strati più poveri della popolazione in tutto il mondo. Nella Ico di Babb hanno investito oltre diecimila persona ma almeno 50 mila di 176 differenti paesi in tutto il mondo si sono mostrate interessate al progetto. “Siamo un’azienda globale con una prospettiva internazionale e il calore e il supporto che abbiamo ricevuto da persone di tutto il mondo è stato estremamente incoraggiante. Siamo fortunati ad avere una fiorente comunità di persone che sono entusiaste di aprire un conto con noi e che possono guidarci durante la nostra crescita”, ha ammesso Averroes. A spiegare ancora meglio di cosa tratterà Babb è Ani Alexander, head of marketing dell’azienda: “Stiamo realizzando una partnership con alcune banche centrali, con l’obiettivo di realizzare iniziative di inclusione finanziaria comprese valute digitali di banche centrali che possano essere emesse sulla nostra piattaforma. Finora la più attiva è stata la Banca centrale del Bahrain”. Ma per ora l’impegno è incentrato sulla costruzione della community. Una volta aperto l’account l’utente è abilitato a fare attività di banking – chiedere prestiti, prestare, comprare valute estere o fare crowdfunding – con tanto di “BlackCard”, basata su criptovalute. In questo modo naturalmente Babb si candida a entrare in concorrenza con le banche tradizionali sfruttando gli “insoddisfatti” dei paesi sviluppati.

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