E’ la nuova, grande frontiera di Internet. A distanza di più di dieci anni dalla sua nascita la blockchain – letteralmente catena di blocchi – rappresenta oggi una piattaforma di innovazione che permette di dare nuove risposte ai bisogni di imprese, organizzazioni, cittadini e consumatori, incidendo sui costi dei trasporti, sulla tracciabilità delle merci e della filiera produttivo-distributiva, sul contrasto alla contraffazione, sulle transazioni finanziarie.
Gli investimenti in questo strumento sono in costante crescita e anche se la a parola blockchain non è ancora diventata di uso e conoscenza comune, insieme al 5G rappresenta il muovo standard delle tecnologie avanzate, all’interno delle Distributed Ledger Technologies, soluzioni basate su registri o libri mastri distribuiti che consentono la lettura da parte di più soggetti partecipanti alla Rete e sono inalterabili e non hackerabili. Una sorta di grande notaio condiviso.
Oggi quelle sulla blockchain, secondo Linkedin, sono tra le competenze digital più richieste. Le aziende, insomma, cercano talenti con competenze specifiche. In Italia gli investimenti in Blockchain e Distributed Ledger nel 2019 hanno raggiunto 30 milioni di euro, ancora limitati, ma in crescita del 100% rispetto al 2018. Senza contare il capitolo delle criptovalute, ancora guardate con scetticismo dai più, ma ormai entrate nel mirino di colossi come Facebook, IBM, Telegram, Microsoft.
A Roma, dal 17 al 21 marzo, un evento – la Blockchain Week – consentirà di approfondire l’argomento e di mettere a confronto gli esperti del settore, i creatori di startup, i manager di importanti aziende internazionali che stanno investendo nella blockchain, nelle criptovalute e nella finanza decentralizzata. La piazza della Capitale mostra segnali di effervescenza e di interesse crescente verso le criptovalute. Nella Capitale alla fine di marzo aprirà il primo Bitcoin Cafè a livello europeo (e probabilmente mondiale). Un locale a Via Barberini dove si potrà familiarizzare con le criptovalute, scambiarle e ricevere informazioni. Un investimento nella divulgazione con l’ambizione di intercettare e anticipare una tendenza mondiale, visto che la moltiplicazione di bancomat nel mondo in grado di cambiare le criptovalute è costante.
Gian Luca Comandini, professore di Blockchain presso l’Università Guglielmo Marconi, fondatore di Blockchain Core, membro della task force per la Blockchain del Ministero dello Sviluppo economico e cofondatore dell’associazione di categoria Assobit, è nel gruppo di esperti che stanno organizzando la Blockchain Week 2020. “E’ importante che anche l’Italia faccia la sua parte e si affacci da leader nel settore fintech anche nel panorama globale”.
Comandini non ha dubbi sul fatto che la blockchain sia la nuova frontiera: “Ormai, banche, governi e multinazionali stanno adattando le proprie infrastrutture monetarie a nuovi concetti di crittografia e decentralizzazione, è un punto di non ritorno. Prepariamoci ad assistere nel prossimo decennio al collasso di tanti sistemi intermediari che hanno causato fin troppe crisi e problemi globali e ad accogliere nel bene e nel male una nuova era di decentralizzazione. Ciò impatterà su tutto, non solo sul nostro sistema economico e monetario che tuttavia è il primo ad essere rivoluzionato. Speriamo solo che la gente decida di utilizzare bitcoin e non altri tipi di monete pseudo-decentralizzate”.
Con Comandini, all’Hotel Mercure Roma West si parlerà della rivoluzione Bitcoin con un parterre ricco di ospiti provenienti da tutto il mondo e dalla community italiana. A portare un contributo alla settimana della Blockchain saranno, tra gli altri, Paolo Ardoino, Cto di Bitfinex e Cto di Tether, due delle realtà crypto fra le top al mondo; Giacomo Zucco, maximalist ed esperto di Bitcoin; Marco Monaco, Blockchain Competence Center Leader di PwC; Massimo Chiriatti, Cto Blockchain & Digital Currencies di Ibm; Alexander Filatov, Co-founder e Ceo di Ton Labs; Marcello Minenna; Federico Tenga, co-founder di Chainside.
Lo stato dell’arte in Italia è in costante evoluzione. “In Italia sul fronte bitcoin operano i nomi grossi del panorama internazionale, come Bitfinex, Binance, Coinbase. Poi c’è il mondo blockchain in cui operano tante grandi aziende com IBM, Deloitte, PwC, EY, Microsoft, Salesforce. Ci sono stati già programmi pilot su blockchain di società importanti come Mercedes, Goldman Sachs, Microsoft, UPS, Nasdaq, JPMorgan, Amazon. In Italia realtà italiane che stanno compiendo test sono SIAE, Barilla, SIA, Mediolanum, Consorzio Arance Rosse di Sicilia”.