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Vi racconto il ginepraio fra Areti e Acea

Po perde il senno. E anche la pazienza. Il Senno di Po, la rubrica di Ruggero Po su Start Magazine

 

Torno dalle vacanze e trovo il contatore della luce manomesso: rotta la scatola, tolto il sigillo, fili semstrappati. Un tecnico mi ha mandato un messaggio avvertendomi che è da fare sostituire con la massima urgenza in quanto, oltre a tutto il resto, rischio corto circuito e black out. E’ pomeriggio. Chiamo il numero verde di Areti. “Chiami domattina pigiando il tasto due”. Arriva mattina. La luce c’è ancora. Chiamo Areti-Tasto-Due. L’operatrice **8 mi dice che devo fare la richiesta di sostituzione contatore on line. Le dico visto che siamo qui lei non può? “Al massimo posso seguirla. Facciamo insieme. Apra www.areti.it e entri nell’area riservata”. Le faccio notare che devo registrarmi. Lei perde le staffe: e allora che cosa vuole da me se prima mi dice che le ha provate tutte e poi non è nemmeno registrato? Sbrocca e se ne va. Proseguo on line. Registro una richiesta seguendo un percorso non del tutto chiaro. Ricevo una strana conferma di accettazione senza numero pratica. Vista l’urgenza richiamo. E’ la volta dell’operatore **7 che molto gentilmente mi dice che ho sbagliato tutto perché devo chiamare Acea che deve aprire la pratica e girarla a loro. Proprio così. Torno al via. Risponde Acea. Operatore dall’identificativo alfanumerico a sette caratteri. Però gentile. “A Areti le hanno detto che deve passare da noi?!?” E sorride. Alla fine empatizza e mi apre una pratica di richiesta verifica contatore. E’ già qualcosa. Per la modica cifra di 48,5 euri. Accetto felice. Benché cornuto e mazziato.”

 

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