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Tutti i dettagli sulla nave Remas della Micoperi aggredita dai pirati nel golfo del Messico

La nave Remas di proprietà del gruppo Micoperi, uno dei maggiori contractor dell'industria offshore, è stata attaccata dai pirati nel golfo del Messico. I numeri della nave e della società italiana con gli ultimi aggiornamenti

Una nave italiana è stata attaccata stanotte da un gruppo di pirati nel golfo del Messico. È la Remas, di proprietà della Micoperi, azienda con base a Ravenna che è uno dei maggiori contractor dell’industria offshore.

GLI ITALIANI

Due marittimi italiani sono rimasti feriti in maniera non grave: il primo colpito a un ginocchio da una pallottola in uno scontro a fuoco, l’altro colpito in testa con un corpo contundente.

L’EQUIPAGGIO

L’equipaggio ha respinto l’assalto. L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri segue il caso e in raccordo con l’ambasciata d’Italia.

I DETTAGLI SULLA NAVE REMAS

La Remas è una nave di rifornimento per le piattaforme petrolifere offshore, è lunga 75 metri e con un tonnellaggio di 2.600 tonnellate. E’ stata costruita nel 2011 in Turchia e al momento naviga con bandiera italiana.

IL PROFILO DELL’AZIENDA MICOPERI

Micoperi – come si legge sul sito dell’azienda – è un EPCI contractor che opera da quasi 70 anni nel settore offshore petrolifero. “Grazie ad una flotta versatile, capacità di ingegneria interne e team di progetto di grande esperienza e flessibilità, è in grado di realizzare progetti ambiziosi, che soddisfano le aspettative dei propri clienti. Micoperi ha la sede principale in Italia e filiali in tutto il bacino del Mediterraneo, in Africa Occidentale e America Centrale”, è scritto sul sito.

I CONTI DELLA SOCIETÀ MICOPERI

Dall’ultimo bilancio depositato dalla società Micoperi, che risale al 2017, si nota un risultato operativo negativo di circa 11 milioni di euro.

 

I PRECEDENTI

L’attacco di un gruppo di pirati alla nave italiana Remas nel Golfo del Messico non è il primo che coinvolge un’unità mercantile della Micoperi, società con quartier generale a Ravenna e operation base a Ortona (Chieti): dieci anni fa, l’11 aprile 2009, pirati somali nel Golfo di Aden sequestrarono il rimorchiatore ‘Buccaneer’ dell’azienda romagnola, con a bordo 16 persone di equipaggio (dieci italiani, cinque romeni ed un croato). Dopo un lungo lavorio di contatti, i marinai furono rilasciati solo il 9 agosto. Tre anni dopo la Micoperi tornò alla ribalta delle cronache per le operazioni di recupero e trasferimento del relitto della Costa Concordia, naufragata all’isola del Giglio la sera del 13 gennaio 2012 (32 vittime tra i passeggeri, 33 con un sommozzatore che prese parte alla ricerca dei dispersi). L’operazione iniziò a maggio 2012: Titan Salvage (Usa) e Micoperi riportarono a galla l’enorme relitto adagiato su un fianco e lo trainarono lentamente a Genova con due rimorchiatori oceanici nel luglio 2014 per lo smantellamento. Il consorzio Titan-Micoperi si è poi occupato, fino a maggio 2018, della bonifica dei fondali marini al Giglio.

(articolo in aggiornamento su Start)

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