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Terra Dei Fuochi Acerra

Terra dei fuochi, novità e auspici

Al via la gara da 4,7 milioni di euro per opere di bonifica del territorio campano: quale futuro per la terra dei fuochi?

 

Due coincidenze hanno riportato la Terra dei fuochi della Campania all’attenzione dell’opinione pubblica ambientalista. Papa Francesco ha rinunciato alla sua visita ad Acerra, nel cuore martoriato della Regione, negli stessi giorni in cui è partita la gara da 4,7 milioni di euro per opere di bonifica del territorio campano. Coincidenze, appunto, perché il Papa ci teneva a testimoniare alla popolazione la sua vicinanza per le colpe di una lunga schiera di autorità, istituzioni, imprese che tutte insieme hanno prodotto il più grande mostro ambientale del Mezzogiorno. La visita è solo rimandata, ha detto Bergoglio, a causa del coronavirus, ma ci andrò.

Di sicuro quando il Papa sarà ad Acerra, la gara per rimediare al male territoriale (ancora una volta) non si sarà conclusa. A meno che i prossimi decreti annunciati da Conte non neutralizzeranno davvero la burocrazia che paralizza lavori e occupazione. Magari il Ministro dell’Ambiente Costa può essere di aiuto, poiché conosce bene la situazione, oltre ad essere un potenziale candidato Cinquestelle alla guida della Campania.

Il processo di gara è in mano all’Invitalia di Domenico Arcuri, in qualità di Centrale di Committenza della Regione che deve affidare i servizi di progettazione integrata e coordinata. Quattro lotti che affrontano anche discariche abusive, siti di stoccaggio, bonifica di false acquifere. La cifra di 4,7 milioni a base d’asta è importante, ma potrebbe sfiorare addirittura i 7 milioni di euro, qualora la Regione volesse affidare anche i servizi di direzione lavori.

In tale contesto va dato atto alla Regione guidata da Vincenzo De Luca di aver utilizzato le somme del Patto per la Campania. Un modello di governance delle bonifiche che in pratica vede la Regione intervenire “in soccorso dei comuni impossibilitati a realizzare l’intervento, fornendo le risorse tecniche e amministrative necessarie all’attuazione della bonifica”. Come? Riassegnando di fatto quei poteri decisionali che De Luca difende anche in occasione dell’epidemia da Covid 19. I termini di gara scadono il 25 giugno. Una data che magari avranno annotato anche in Vaticano.

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