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Vaccini Ue

Tassonomia, che cosa deciderà Bruxelles su gas e nucleare

Le centrali nucleari e a gas potranno rientreranno nella tassonomia verde dell’Ue, il sistema di classificazione europeo che stabilisce l’elenco delle attività sostenibili dal punto di vista ambientale. Che cosa si legge nella bozza del testo della Commissione Ue

 

L’Ue apre alla possibilità di includere l’energia nucleare e il gas naturale come fonti green. Ma il gas deve provenire da fonti rinnovabili o avere basse emissioni entro il 2035. E deve esistere un piano per smaltire in sicurezza le scorie nucleari. Ecco in dettaglio le ultime novità da Bruxelles.

CHE COSA DICE BRUXELLES SU GAS E NUCLEARE

La Commissione europea ha avviato una consultazione con gli esperti su una bozza di atto delegato di tassonomia (che indica gli investimenti green) che comprende anche determinate attività relative al gas e al nucleare.

LA NOTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

“Tenendo conto dei pareri scientifici e degli attuali progressi tecnologici, nonché delle diverse sfide di transizione tra gli Stati membri, la Commissione ritiene che il gas naturale e il nucleare possano svolgere un ruolo come mezzi per facilitare la transizione verso un futuro prevalentemente basato sulle energie rinnovabili”, spiega l’esecutivo europeo in una nota.

DOSSIER TASSONOMIA

“Nel quadro della tassonomia, ciò significherebbe classificare queste fonti energetiche a condizioni chiare e rigorose (ad esempio, il gas deve provenire da fonti rinnovabili o avere basse emissioni entro il 2035), in particolare perché contribuiscono alla transizione verso la neutralità climatica”, aggiunge.

LE FASI DELLA CONSULTAZIONE

Gli esperti hanno tempo fino al 12 gennaio per fornire i loro contributi. La Commissione analizzerà i loro contributi e adotterà formalmente l’atto delegato complementare entro fine mese. Sarà quindi inviato ai colegislatori per il loro esame. Analogamente al primo atto delegato sul clima, il Parlamento europeo e il Consiglio (che hanno delegato alla Commissione il potere di adottare questo atto delegato) avranno quattro mesi per esaminare il documento e, qualora lo ritengano necessario, per opporvisi.

IL RUOLO DI COMMISSIONE E CONSIGLIO

In linea con il regolamento sulla tassonomia, entrambe le istituzioni possono richiedere ulteriori due mesi di tempo per l’esame. Il Consiglio avrà il diritto di opporsi a maggioranza qualificata rafforzata inversa (il che significa che per opporsi all’atto delegato è necessario almeno il 72% degli Stati membri (ossia almeno 20 Stati membri) che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’UE), e il Parlamento europeo a maggioranza semplice (ossia almeno 353 deputati in plenaria).

Una volta terminato il periodo di controllo e ammesso che nessuno dei colegislatori si opponga, l’atto delegato (complementare) entrerà in vigore e si applicherà.

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