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Così il Parlamento interrogherà Conte sul gasdotto Tap

Il premier era atteso in Aula alla Camera per rispondere a un’interrogazione di Forza Italia sul gasdotto Trans Adriatico (Tap), poi rinviata. Interrogazione che Start Magazine ha visto in anteprima Chiarire quale sia “la linea dell’esecutivo in merito alla realizzazione del gasdotto Trans Adriatico (Tap)” e quali siano “le iniziative che si intendono adottare” tenendo…

Chiarire quale sia “la linea dell’esecutivo in merito alla realizzazione del gasdotto Trans Adriatico (Tap)” e quali siano “le iniziative che si intendono adottare” tenendo presente che la “mancata realizzazione dell’infrastruttura potrebbe causare un aggravio dei costi delle bollette per le famiglie” e “un’occasione persa per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia”.

Sono queste le domande alle quali dovrà rispondere il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante il prossimo Question time; quello in programma oggi alle 15 in Aula alla Camera non si svolgerà per via dell’apposizione della questione di fiducia al decreto Milleproroghe che implica la sospensione dei lavori d’aula a meno che ci sia l’accordo dei gruppi, cosa che invece è mancata. L’interrogazione, di cui Start Magazine ha preso visione, è stata presentata da Forza Italia (Mara Carfagna prima firmataria) e prende spunto dall’incontro del premier italiano con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lo scorso 30 luglio alla Casa Bianca.

PER CONTE TAP OPERA STRATEGICA MA NON PER DI MAIO E LEZZI

Nel corso dell’incontro bilaterale con Trump, Conte – ricorda l’interrogazione – definì la Tap come “un’opera strategica per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico del nostro paese e del Mediterraneo”. Di contro, si legge ancora “il vice presente del Consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha da ultimo sostenuto l’esatto contrario, affermando – nel corso di un intervento alla Fiera del Levante a Bari – che il Movimento 5 Stelle era ed è contrario al Tap”. Inoltre, “l’attuale Ministro per il Sud Barbara Lezzi si è spesa senza riserve nella causa No Tap e, ancora in questi giorni, ha sostenuto che il ‘Tap non è un genere di investimento che serve all’Italia e che non poterà significativi vantaggi al popolo italiano’”.

DAL NO A TAP GRAVE DANNO PER L’ITALIA A LIVELLO DI DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI E SICUREZZA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI

L’interrogazione prosegue ricordando che il presidente del Consiglio dei ministri “ha già effettuato alcuni incontri con le istituzioni locali e i tecnici, promettendo di ‘garantire’ una verifica presso i ministeri competenti della procedura sin qui eseguita”. Tuttavia, si legge ancora nel testo “la mancata realizzazione dell’opera costituirebbe un grave danno per l’Italia, perché bloccherebbe il processo di diversificazione delle fonti energetiche, in un paese in cui l’attuale livello dei prezzi medi del gas naturale è del 10 per cento più alto dei prezzi del Nord Europa”. La realizzazione dell’opera, inoltre, “aumenterebbe il livello di sicurezza nazionale di un paese come l’Italia strutturalmente dipendente dalle fonti energetiche estere e consentirebbe una indubbia riduzione dei costi dell’energia per imprese e famiglie, favorendo la competitività e contenendo l’impatto negativo della produzione di energia sull’ambiente e sulla salute delle persone, in virtù delle ridotte emissioni del gas naturale rispetto alle sue alternative fossili”.

LE ALTRE INTERROGAZIONI PER CONTE

Nel corso del Question Time, il premier risponderà inoltre a interrogazioni sul Ponte Morandi a Genova, sulle iniziative per garantire la sicurezza delle infrastrutture e della rete stradale, su quelle in sede europea per assicurare una maggiore protezione del debito sovrano e sostenibilità del sistema bancario, sul reddito di cittadinanza, sull’apertura  degli esercizi commerciali e sul contrasto alla corruzione. Infine Conte dovrà fornire chiarimenti sui rapporti professionali tra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e l’avvocato Luca Lanzalone.

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