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Macron

Il blocco delle trivelle per la ricerca in mare di gas e petrolio? Una follia. Parola del prof. Sapelli

Intervista di Start Magazine al professor Giulio Sapelli su Triv, Tav e non solo

Sì Triv, sì Tav. Giulio Sapelli non ha dubbi: è un errore sia bloccare le ricerche in mare di gas e petrolio, sia bloccare il progetto Tav.

Ecco consigli e critiche al governo Conte da parte dell’economista e storico Sapelli.

Ieri si è tenuta manifestazione dei sindacati a Roma in cui hanno partecipato anche i Caschi Gialli critici con il blocco delle trivelle deciso dal governo su impulso in particolare del Movimento 5 Stelle.

SI’ TRIV

“Lo stop alle trivelle è una follia, esiste già una regolamentazione perfetta per non avere problemi ambientali, tanto è vero che occorre chiedere i permessi a 20 enti diversi” chiarisce Sapelli. “A Cervia – è l’esempio offerto dall’economista – le trivelle sono in funzione da anni e non c’è mai stato un problema di inquinamento, anzi è un’importante meta turistica”. Uno stop che rischia di favorire Croazia, Albania e Montenegro, come ha scritto Gianni Bessi su Start Magazine? “Ovviamente sì perché i giacimenti non seguono i confini marittimi degli Stati”.

SI’ TAV

Inoltre si tratta di decisioni che rischiano di “far perdere molti investimenti e di far pagare penali di tutto rispetto”. Senza dimenticare peraltro che “l’unica alternativa alla Tav è una ferrovia vecchia di 150 anni, pericolosissima. Infatti quest’opera era stata concepita proprio per farne a meno”.

L’ANALISI COSTI-BENEFICI

“Ciò che colpisce di più una persona come me, che ha passato tutta la vita a studiare e a insegnare – è il rammarico di Sapelli -, sono i ragionamenti privi di fondamento che accomunano le due questioni. Analisi costi-benefici? Ma dove hanno studiato questi economisti? E’ evidente che non si può fare questo tipo di analisi: i costi sono immediati, i benefici si vedono nel futuro. Come si fa a prevedere il futuro?”.

LA FIDUCIA

D’altro canto, se il quadro non è esattamente confortante, “bisogna anche dire le cose positive, per esempio che le ultime aste di Bot e Btp sono andate molto bene e ciò significa che i risparmiatori italiani hanno ancora fiducia”.

 

Estratto di un articolo pubblicato su PolicyMaker, qui l’articolo integrale

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