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No Fly Zone

Perché la guerra in Ucraina scatena la corsa al titanio

L'articolo di Giuseppe Gagliano.

 

Fra i minerali nei cui confronti Europa e USA dovranno porre in essere un planning di approvvigionamento immediato vi è il titanio, che è presente in misura enorme sia in Russia che in Ucraina e che soprattutto viene considerato un vero e proprio minerale critico sia nel contesto dell’industria civile che in quella militare.

Sia le industrie militari francesi che quelle britanniche dipendono dal titanio russo-ucraino.

IL RUOLO DELL’AFRICA

Proprio per la sua indispensabilità, le compagnie minerarie stanno rivolgendo la loro attenzione a un altro mercato altrettanto ricco, e cioè quello dell’Africa meridionale ed, in particolare, in Mozambico e in Sudafrica.

LE AZIENDE COINVOLTE

A chi ci riferiamo in modo particolare? Ci riferiamo per esempio alla impresa irlandese Kenmare Resources che opera in Mozambico, alla multinazionale australiana MRG Metals e a quella inglese British Pathfinder Minerals.

IL TRATTAMENTO DEL TITANIO

Ma esiste anche un altro aspetto che, pur essendo squisitamente tecnico, è però fondamentale per comprendere chiaramente l’importanza del titanio nel settore dell’industria militare: affinché il titanio sia ottimizzato nel settore industriale, è necessario che venga trattato con processi trasformativi che lo trasformano in spugna di titanio, un processo – questo – molto complesso che viene svolto non solo in Russia e in Ucraina ma anche in Cina.

LA DIPENDENZA DALL’UCRAINA

Ebbene, sia l’Europa che gli Stati Uniti dipendono fortemente, per quanto riguarda le spugne di titanio, dalle aziende ucraine come la Zaporozhye Titanium and Magnesium Combine e Ia russa VSMPO-AVISMA.

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