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Saad Sherida Al-Kaabi Qatar

Perché il Qatar molla l’Opec

Dopo 58 anni il Qatar esce dall'Opec, rompendo gli equilibri già precari del settore energetico. Fatti, reazioni, motivi e scenari

Un divorzio che arriva senza preavviso (o quasi): il Qatar, dopo 58 anni, ha deciso di abbandonare l’Opec, l’organizzazione dei produttori di petrolio. L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Energia, Saad Sherida al-Kaabi, e la decisione rischia di abbattersi come una bomba improvvisa sugli equilibri (già precari) del settore energetico.

Una presa di posizione come questa, comunque, stupisce solo in parte: quella del Qatar, infatti, è una reazione politica (oltre che energetica) al blocco commerciale, partito nel giugno 2017, da parte di Arabia Saudita, Egitto, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti. Andiamo per gradi.

L’ANNUNCIO

“Il Qatar ha deciso di ritirare i suoi membri dall’Opec a partire da gennaio 2019”, ha annunciato il ministro dell’Energia del Paese, Saad al-Kaabi, durante una conferenza stampa organizzata nella Capitale Doha.

L’Opec sarebbe stata già informata.

QATAR PUNTA SUL GAS

Al-Kaabi ha provato a dare una spiegazione di quanto deciso: la strategia energetica del Paese, secondo il ministro, sarebbe quella di puntare sul gas e non più sul petrolio (che comunque continuerà ad essere prodotto).

“Il Qatar continuerà a produrre petrolio ma si concentrerà sulla produzione di gas, per cui è il più grande esportatore di gas naturale liquefatto al mondo”, ha aggiunto il ministro dellìEnergia. L’Emirato ha riserve fra le più grandi del mondo, assieme a Iran e Russia, per valore stimato in 45 mila miliardi di dollari.

I VERI MOTIVI DELL’USCITA

A spingere il Qatar ad abbandonare l’Opec, di cui era membro dal 1961, non è la strategia energetica. O, almeno, non solo quella: la vera motivazione è da ricercare nell’isolamento commerciale in cui l’Arabia Saudita, guida Opec, ha costretto diversi Paesi limitrofi al blocco commerciale e dei confini sia terrestri che aerei del Qatar. Ora si attendono novità anche dal fronte dell’Opec che dovrebbe riunirsi nelle prossime settimane.

QATAR CONTINUERA’ A RIFORNIRE EMIRATI ARABI UNITI

Intanto, il Qatar ha fatto sapere nelle scorse ore che, nonostante il blocco commerciale e diplomatico imposto il 5 giugno 2017 anche dagli Emirati Arabi Uniti (EAU), continuerà a rifornire di gas il Paese attraverso il gasdotto Dolphin (ogni giorno fornisce 57 milioni di metri cubi di gas agli EAU).

“Se fermassimo il gas, il più grande danno sarebbe alla popolazione degli EAU. La gente degli EAU sono cugini, parenti e amici, non abbiamo nulla contro di loro” ha dichiarato Saad Sherida Al Kaabi ad Al Jazeera.

“Abbiamo firmato un nuovo contratto per rifornire per dieci anni fino a 8,5 milioni di metri cubi di gas al giorno, abbiamo anche un contratto da 15 anni per fornire GNL a Dubai, circa il 40% delle loro necessità di elettricità” ha riferito il ministro.

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