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Petrolio

Prezzo petrolio oltre 60 dollari. Prima volta da due anni

Il prezzo del petrolio torna a salire: supera soglia di 60,43 dollari   Il prezzo del Brent, dopo ben due anni, vola sopra i 60 dollari. Il costo del greggio supera la soglia psicologica, toccando quota 60,43,  e dimostra a investitori e addetti ai lavori che il mercato è in netta ripresa. Gli accordi Opec sulla…

Il prezzo del petrolio torna a salire: supera soglia di 60,43 dollari

 

Il prezzo del Brent, dopo ben due anni, vola sopra i 60 dollari. Il costo del greggio supera la soglia psicologica, toccando quota 60,43,  e dimostra a investitori e addetti ai lavori che il mercato è in netta ripresa. Gli accordi Opec sulla riduzione della produzione stanno funzionando, facendo calare a ritmo accelerato le scorte. Che l’equilibrio del mercato fosse vicino lo si era detto già a fine settembre: in un incontro Opec a Vienna, il ministro del petrolio del Kuwait aveva  affermato che la situazione del mercato era migliore rispetto ai mesi passati, con le scorte di greggio che sono state “massicciamente drenate”. “Siamo sulla giusta strada”, avrebbe poi aggiunto il ministro.

petrolioNegli ultimi giorni, poi, a rassicurare il  mercato sono state Arabia Saudita e Russia: il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il presidente russo Vladimir Putin, infatti, hanno parlato (e appoggiato) di una proroga di altri nove mesi per i tagli alla produzione, oltre l’attuale scadenza di fine marzo. Bisogna attendere però il vertice Opec del 30 novembre per capire  se tali voci saranno confermate.

E intanto, in  vista, ci potrebbe  anche essere una specie di accordo con gli americani“Esortiamo i nostri amici nei bacini di shale del Nord America ad assumere questa responsabilità condivisa con tutta la serietà che merita”, avrebbe detto il segretario generale dell’Opec Mohammed Barkindo, impegnato ad organizzare, secondo quanto svelato da Reuters, un nuovo incontro con compagnie indipendenti ed hedge funds. Attenzione, però, gli Usa non cederanno mai ad un deliberato taglio di produzione, anche se è vero che i frackers per una serie di motivi diversi stanno rallentando le proprie attività ( si guardi a Pioneer che ha incontrato difficoltà estrattive).  Per Barkindo, gli Americani “al momento concordano di avere una responsabilità condivisa nel mantenere la stabilità del mercato, perché neppure loro sono isolati dall’impatto del ciclo ribassista”.

Non sarà facile, comunque, per il Brent mantenere tali quotazioni: per alcuni analisti, infatti, il prezzo tornerà presto a scendere.

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