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Tutti gli sgambetti del governo Conte a Edison-Edf

Dallo stop all'ampliamento della piattaforma Vega al proposito di bloccare EastMed. Tutti i guai di Edison con il governo gialloverde

Stop alle trivelle. L’ampliamento della piattaforma petrolifera Vega, proposto da Vega, non si farà. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S) ha firmato il decreto ministeriale per bloccare la realizzazione di nuovi pozzi di ricerca a largo di Ragusa.

Ma questo non è l’unico problema dell’azienda energetica con il governo gialloverde: il M5S, infatti, intende bloccare la realizzazione di Poseidon, l’ultimo tratto del gasdotto EastMed, che dovrebbe collegare sistemi di trasporto del gas naturale della Grecia e dell’Italia.

Ecco tutti i dettagli

COSA HA SCRITTO SERGIO COSTA

“#StopTrivelle: Con decreto ministeriale abbiamo dato valutazione negativa per 8 pozzi petroliferi nel canale di Sicilia, accanto alla piattaforma #Vega, piattaforma offshore più grande del Mediterraneo. La Edison voleva aprire altri 8 pozzi. Il Ministero dell’Ambiente ha detto no”, ha twittato nei giorni scorsi il ministro.

IL PROGETTO BLOCCATO

Edison aveva in progetto la realizzazione di otto nuovi pozzi petroliferi davanti alla piattaforma Vega, che ad oggi è la più grande piattaforma offshore del Mediterraneo.

LE MOTIVAZIONI

La motivazione di questa scelta è stata data dallo stesso ministro dell’Ambiente, intervenendo al Museo del Mare di Milazzo, dove è esposto lo scheletro di un capodoglio spiaggiato per la plastica: “La commissione Via Vas ha ritenuto che non rispettassero le garanzie ambientali, e io ho firmato il relativo decreto che ferma i progetti” e “se c’è un modo migliore per gestire l’ambiente e quindi la salute, io come uomo dello Stato ho il dovere di farlo e di servire il cittadino. Servono piccoli passi che seguono una visione coerente e precisa. Così si raggiungono gli obiettivi”.

IL PLAUSO DI LEGAMBIENTE

“Siamo davvero soddisfatti che il procedimento autorizzativo del progetto di ampliamento della piattaforma petrolifera Vega sia stato chiuso con un no definitivo, respingendo l’istanza avanzata da Edison ed Eni, come avevamo chiesto formalmente al ministro anche con una mia lettera di un mese fa. Da tanti anni, infatti, l’associazione con i suoi circoli è impegnata a denunciare questa vicenda del tutto paradossale e i rischi rappresentati dalla deriva petrolifera a terra e in mare”, ha commentato il presidente di Legambiente Stefano Ciafani.

IL GASDOTTO POSEIDON

Edison è sulla graticola del governo anche per la questione del gasdotto Poseidon (Edison è co-proprietaria, tramite Edison International Holding, al 50% con DEPA S.A., di IGI Poseidon S.A). Il gasdotto dovrebbe avere una lunghezza approssimativa di 200 km lungo il Mar Ionio e collegare i sistemi di trasporto di gas naturale della Grecia e dell’Italia. A lavori ultimati, l’infrastruttura avrà capacità tra 8 e 12 miliardi di metri cubi all’anno, permettendo l’arrivo nella nostra penisola di gas proveniente sia dal confine turco/greco attraverso il sistema ITGI (Interconnector Turkey Greece Italy) che dalla regione dell’Est Mediterraneo, attraverso il gasdotto EastMed, per l’appunto.

QUALI LE INTENZIONI DEL GOVERNO?

Il Governo, però, non sembra essere propenso alla realizzazione dell’Opera. In corso, anche in questo caso, c’è un braccio di ferro tra Lega, favorevole all’infrastruttura, e il M5Stelle, che dopo aver ceduto sul “sì” a Tap, questa volte è ferma sul “no” alla costruzione.

IL “NO” DI CONTE

A mettere fine, al momento, alle discussioni in corso è stato il Premier Giuseppe Conte nei gironi scorsi. In base a quanto si legge su Nuovo Quotidiano di Puglia, il Primo Ministro ha dichiarato: “In questo momento non siamo disponibili a consentire l’approdo di un’infrastruttura, così come originariamente preventivato, a Otranto. Se parliamo dell’infrastruttura Eastmed è un conto, se parliamo del tratto finale Poseidon è un altro conto. L’infrastruttura di per sé è compatibile anche con un innesto nel Tap, quindi potrebbe sicuramente avere uno sviluppo e un collegamento in Italia attraverso le vie del Tap. Ma in questo momento il governo non ha alcuna apertura per la realizzazione del tratto finale, Poseidon, originariamente progettato”.

“Stiamo facendo un approfondimento in virtù anche di una proroga che è stata chiesta da Poseidon per l’inizio dei lavori, che di fatto non sono ancora iniziati, ma non essendoci, a nostro avviso, come ha detto il presidente Conte, la necessità di portare avanti quest’opera, stiamo appunto verificando tutte le condizioni prima di dare una risposta definitiva. Questa è una posizione ormai nota da parte del Movimento 5 Stelle”, ha il ministro per il Sud, Barbara Lezzi (M5S), rispondendo ai giornalisti su Poseidon e trovando il consenso del governatore della Puglia, Michele Emiliano: “Bene la posizione del governo”.

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