skip to Main Content

Libia

Come cambierà la produzione di petrolio. Tutti i dettagli nel rapporto Aie

Fatti, numeri, tendenze e scenari dal rapporto Aie “Oil 2018”. L’articolo di Sebastiano Torrini per Start Magazine Nei prossimi tre anni la produzione di greggio degli Stati Uniti coprirà l’80% della crescita della domanda petrolifera mondiale. Ciò grazie allo shale oil che garantirà un flusso imponente di risorse. Lo rileva l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie)…

Nei prossimi tre anni la produzione di greggio degli Stati Uniti coprirà l’80% della crescita della domanda petrolifera mondiale. Ciò grazie allo shale oil che garantirà un flusso imponente di risorse. Lo rileva l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) nel rapporto “Oil 2018 – che si occupa delle previsioni di mercato per i prossimi cinque anni –, precisando che a coprire il resto della crescita della domanda mondiale ci penseranno Canada, Brasile e Norvegia. Secondo l’Aie, infatti, la crescita della produzione petrolifera da parte di questi quattro Paesi può essere in grado di mantenere il mondo ben rifornito e di soddisfare in modo adeguato la domanda petrolifera globale fino al 2020 anche se dopo tale data saranno necessari maggiori investimenti per aumentare la produzione (qui l’approfondimento di Energia Oltre).

LE PREVISIONI

L’Aie prevede che la capacità globale di produzione petrolifera crescerà di 6,4 milioni di barili al giorno per raggiungere i 107 milioni di barili al giorno entro il 2023. “Grazie alla rivoluzione dello shale oil, gli Stati Uniti si posizioneranno in testa, con una produzione totale che raggiungerà quasi i 17 milioni di barili al giorno” sempre nel 2023, rispetto ai 13,2 milioni di barili al giorno nel 2017.

LA CRESCITA

La crescita sarà guidata dal bacino del Permiano, dove la produzione dovrebbe raddoppiare entro il 2023. Il percorso per garantire questo numero di barili supplementari ai mercati mondiali è chiaro, spiega Aie: grazie ai nuovi investimenti in pipeline e in altre infrastrutture per ridurre le attuali strozzature, la capacità di esportazione di greggio statunitense raggiungeranno i quasi 5 milioni di barili al giorno entro il 2020, con Corpus Christi che consoliderà la sua posizione come principale sbocco del petrolio nordamericano verso l’estero.

IL RUOLO DEL MEDIORIENTE

Praticamente tutta la crescita della produzione Opec proverrà dal Medio Oriente: “In Venezuela, la produzione petrolifera è diminuita di oltre la metà negli ultimi 20 anni e il declino è destinato ad accelerare – stima l’Aie –. Il netto calo della produzione nel paese verrà compensato dai ‘guadagni’ in Iraq, con una crescita della capacità petrolifera dell’Opec di soli 750mila barili al giorno entro il 2023. Se non vi sarà una modifica dei fondamentali, l’effettivo ammortizzatore della capacità inutilizzata globale scenderà a solo il 2,2% della domanda entro il 2023, il numero più basso dal 2007”.

(L’APPROFONDIMENTO DI ENERGIA OLTRE SUL REPORT AIE)

Back To Top