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Perché le rinnovabili servono all’Africa

Chi c'era e che cosa si è detto al convegno organizzato dal Coordinamento Free e da Kyoto Club che si è svolto oggi alla Fiera di Roma, all'interno di Exco 2019, l'Expo della cooperazione internazionale.

Servono sistemi di accumulo e micro reti per aiutare il Continente africano.

E’ quello che tra l’altro è emerso dal convegno dal titolo “Energie rinnovabili come motore di sviluppo”, svoltosi a Roma, dove si è parlato della povertà energetica in Africa e dei sistemi di accumulo e micro reti che servono per aiutare il Continente africano.

LA SITUAZIONE IN AFRICA

“Oggi, ed è un bene, si discute molto più di prima di povertà energetica, ma, spesso inconsapevolmente, si fa riferimento a quella di casa nostra. Che esiste e non è fenomeno marginale. Tuttavia, non è in alcun modo confrontabile con quella di paesi dove, oltre alla carenza di risorse per pagare la bolletta, più spesso l’energia elettrica non è disponibile, perché mancano le infrastrutture di trasporto e distribuzione”, ha dichiarato da Gb Zorzoli presidente del Coordinamento Free (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica).

LE SOLUZIONI: RINNOVABILI, SISTEMI DI ACCUMULO E MICRO RETI

Secondo Zorzoli, “le nuove fonti rinnovabili, accoppiate a sistemi di accumulo e a micro-reti, sono la risposta a questa tipologia di povertà energetica, molto diffusa soprattutto in Africa. Questa iniziativa intende illustrare applicazioni concrete e proposte di sviluppo di questo modo di fare energia, che, per avere successo, va costruito e realizzato coinvolgendo la popolazione locale”.

“In Africa vivono gran parte di quelle centinaia di milioni di esseri umani che non hanno acceso a servizi energetici – ha dichiarato Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club e Coordinamento Free – Oggi grazie allo sviluppo delle rinnovabili abbiamo la straordinaria occasione di fornire elettricità e favorire lo sviluppo di quelle popolazioni a costi contenuti piantando su generazione diffusa e micro-grids. Insomma l’innovazione a servizio di una grande occasione di sviluppo e aumento di benessere per il continente più povero “.

IMPORTANZA DEL SOLARE E DEL FOTOVOLTAICO

Al convegno, a cui hanno preso parte, tra gli altri, Giovanni Simone (Elettricità Futura), Edoardo Zanchini (Legambiente), Emanuela Colombo (Politecnico MIlano), Vincenzo Naso (CIRPS) e Giulio Volpi (Direzione gen. Energia Commissione UE), si sono indicati i risultati che si stanno raggiungendo grazie al solare e all’utilizzo degli impianti fotovoltaici.

“Il solare sta garantendo straordinari risultati nei paesi in via di sviluppo. Fornisce elettricità alle famiglie non connesse alla rete, con ben 180 milioni di persone che utilizzano lampade solari”. Sono le parole di Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club che aggiunge: “In Africa gli impianti fotovoltaici servono anche per il comparto industriale e commerciale perseguitato da continui blackout (70 MW a fine anno nella sola Nigeria). Infine, stanno estendendosi le mini-grid di villaggio in grado di alimentare più servizi, dal pompaggio dell’acqua alle piccole attività artigianali, decisamente più competitive rispetto alla alimentazione con i generatori diesel. Insomma, il solare è destinato a divenire un’importante leva per lo sviluppo dell’Africa”.

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