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Rifiuti

Perché l’Antitrust indaga sulle società per lo smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche

L’Antitrust ha deciso di aprire un’istruttoria nei confronti di ERION WEEE, Erion Compliance Organization S.c.a.r.l. e Remedia Tecnologie e Servizi per il Riciclo S.r.l.” per abuso di posizione dominante

 

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato sta valutando la posizione di ERION WEEE, Erion Compliance Organization S.c.a.r.l. e Remedia Tecnologie e Servizi per il Riciclo S.r.l. per una presunta violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).

Abuso di posizione dominante

L’articolo 102 del TFUE vieta lo sfruttamento abusivo della posizione dominante, quindi non la posizione dominante in quanto tale. Un’impresa può essere in posizione dominante semplicemente perché più efficiente o di dimensioni maggiori delle altre. Il TFUE non la punisce per questo ma interviene se l’azienda utilizza la posizione dominante per interferire con la libera concorrenza determinando svantaggi che si ripercuotono sui consumatori.

Il contesto normativo ed economico di riferimento

Il procedimento riguarda il settore della gestione dei RAEE, ovvero della raccolta, trasporto, trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. I RAEE possono essere distinti nelle due macro-categorie dei RAEE domestici e dei RAEE professionali. Sono considerati RAEE professionali tutti quei rifiuti di AEE che per quantità non possono essere considerati come derivanti dall’uso domestico. In Italia sono attualmente presenti, oltre ad Erion, altri 11 sistemi collettivi di gestione dei RAEE domestici, tali sistemi hanno tutti quote di mercato inferiori all’1%.

Erion: cosa fa e giro d’affari

Erion, come si apprende dalle informazioni presenti sul suo sito, “è il più importante sistema italiano di Responsabilità Estesa del Produttore per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici e la valorizzazione delle materie prime che li compongono”. Erion nasce dalla fusione di Ecodom e Remediaè l’evoluzione strategica di entrambi i Consorzi in termini di struttura operativa, di servizi dedicati ai Produttori associati e di impegno per l’ambiente, l’economia circolare, la ricerca e l’innovazione tecnologica”. Il gruppo Erion ha creato tre consorzi: Erion WEEE, Erion Professional, Erion Energy ed Erion Packaging. Ad affiancare i consorzi c’è la ECO (Erion Compliance Organization), una piattaforma comune incaricata che gestisce e coordina le funzioni trasversali. Nel 2020 Erion ha gestito 302.266 tonnellate di rifiuti, di cui 262.351 di RAEE Domestici, 9.378 rifiuti speciali e 30.537 RPA, generando un volume di affari di 89.410.692 milioni di euro.

Cosa fa Remedia TSR

Remedia TSR si occupa dello smaltimento dei rifiuti aziendali. Nel 2020 Remedia TSR ha generato un fatturato pari a circa 39 milioni di euro grazie alle oltre 124.000 tonnellate di rifiuti gestiti. Attualmente Erion detiene il 20% delle quote di Remedia TSR, mentre il restante 80% delle quote è detenuto dalla società austriaca Interseroh Austria Gmbh, società facente parte del gruppo cinese Alba group.

Il consorzio Ecodom

Nel 2004 è stato istituito in Italia il Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici, meglio noto come Ecodom, un sistema nazionale che gestisce, senza fini di lucro, il trasporto e il trattamento dei Raee. Ne fanno parte, su base volontaria, i principali produttori di grandi elettrodomestici operanti nel mercato in Italia.

I fatti

L’Antitrust ha ricevuto alcune segnalazioni di presunte condotte scorrette di Ecodom, Remedia e Erion volte a marginalizzare ed escludere i concorrenti dal mercato. Le presunte violazioni del TFUE riguardano, in primo luogo, l’utilizzo, prima da parte di Ecodom e poi da parte di Erion, di una clausola contrattuale di miglior prezzo, “in forza della quale gli impianti di trattamento sono tenuti a garantire ad Ecodom/Erion la migliore tariffa di trasporto e di trattamento”. La seconda segnalazione riguarda l’utilizzo, prima da parte di Ecodom e Remedia e poi da parte di Erion, “delle riserve generate da utili di esercizi precedenti per ripianare le perdite della gestione caratteristica corrente”. In tal modo i consorzi hanno potuto offrire ai produttori ad essi aderenti, e ai potenziali nuovi produttori, contributi ambientali non replicabili dai sistemi concorrenti.

Le valutazioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato

Secondo le valutazioni dell’Antitrust Erion e prima Ecodom avrebbero posto “una clausola di miglior prezzo suscettibile di determinare un artificiale, permanente e sistematico aumento dei costi sostenuti dai sistemi collettivi concorrenti”. Successivamente anche Remedia TSR avrebbe inserito la medesima clausola nei suoi contratti. La clausola di miglior prezzo “sembrerebbe generare un vero e proprio “ingessamento” del mercato che ostacola i concorrenti di Erion nell’appropriarsi di eventuali efficienze generate nello svolgimento della propria attività – si legge nel bollettino settimanale n.22 dell’Agcom -. Infatti, tali efficienze andrebbero prevalentemente ricercate in una migliore organizzazione logistica, che sarebbe in grado di incidere positivamente anche sui costi delle attività svolte dall’impianto (trasporto e trattamento)”.

L’Antitrust apre un’istruttoria

L’Antitrust ha deciso di aprire un’istruttoria “ai sensi dell’articolo 14 della legge n. 287/1990, nei confronti di ERION WEEE, Erion Compliance Organization S.c.a.r.l. e Remedia Tecnologie e Servizi per il Riciclo S.r.l.” per accertare l’esistenza di possibili violazioni dell’articolo 102 TFUE. Il procedimento si concluderà entro il 30 novembre 2022.

La nota di Erion

“Erion intende manifestare la piena collaborazione con l’Autorità Antitrust in merito alle predette verifiche, considerato che le condotte di Erion WEEE rispettano pienamente la normativa vigente sia in campo ambientale che in quello della concorrenza – si legge in una nota del consorzio – Di conseguenza, Erion è fiducioso che il procedimento possa arrivare in tempi rapidi a una conclusione positiva, anche nell’ambito di un confronto costruttivo con l’Autorità, che verrà portato avanti con la linearità e la trasparenza che caratterizza l’operato del nostro consorzio”.

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